Pubblichiamo la lettera Di Pierluigi Addari, segretario S.O.S. Missionario

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Mentre media e politica in questi giorni hanno puntato un faro sui 42 migranti a bordo della Sea Watch 3 e sui 51 della Mediterranea, quasi mille ne sono arrivati indisturbati in Italia.
Quasi ogni giorno si registrano arrivi su piccole imbarcazioni, gommoni e barche a vela. Sono i cosiddetti “sbarchi fantasma”. Nel solo mese di giugno sono arrivate con questi mezzi di fortuna – 18 sbarchi, senza trovare alcuna resistenza – 641 persone. In realtà il numero è calcolato per difetto perché questi sono gli arrivi intercettati e di cui si può leggere sulla stampa locale, non sappiamo quanti non vengono intercettati.
A questi 641 migranti si devono sommare i cento migranti portati a Genova dalla nave della Marina Militare Cigala Fulgosi. E poi ci sono gli arrivi via terra: il flusso migratorio attraverso la rotta balcanica, ripreso in modo consistente già nel 2018, si sta ulteriormente intensificando quest’anno.
Infine ci sono i dublinanti, i migranti rimandati in Italia da Germania, Francia e Austria, che rispediscono in Italia un numero di migranti superiore al numero di quelli che sbarcano. Questi tre paesi lo possono fare in base al trattato di Dublino, che impone che i migranti chiedano asilo e restino nel paese di sbarco. Nel primo trimestre di quest’anno la sola Germania ha gestito già 4.602 richieste di trasferimento profughi nel nostro Paese, trasferimenti che sono stati tra il mese di novembre 2018 e quello di marzo 2019 oltre mille: esattamente 1.114.
Un meccanismo, quello del trattato di Dublino, che continua a ritorcesi contro l’Italia. D’altra parte al momento di votarne una revisione al Parlamento Europeo, le forze di governo hanno votato contro (M5S) o si sono astenute (Lega) e in sei casi su sette il ministro degli interni ha disertato i consigli europei dove la questione veniva discussa.
Invece di affrontare seriamente il fenomeno migrazione e cercare una soluzione a livello europeo, chiedendo che del problema migranti si faccia carico tutta l’Unione, il ministro Salvini continua a fare dichiarazioni ad effetto (“Dicano pure quello che vogliono, ma i porti restano chiusi e sui confini decido io”), in un clima di perenne campagna elettorale, inseguendo il consenso della pancia del paese, alimentando la paura, l’ostilità verso i migranti e verso chi cerca di aiutarli (ONG, chiese, amministratori, volontari …).

09/07/2019 Pierluigi Addarii

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