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San Benedetto, La Caritas non fa perché deve ma perché vuole

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 6 luglio presso i locali della Caritas diocesana si è tenuto un incontro assembleare con tutti i volontari e i segretari delle Caritas parrocchiali. Don Gianni Croci, Direttore della Caritas diocesana ha invitato i presenti a recitare il Padre Nostro visto che – ha sottolineato il sacerdote – questa preghiera ci fa sempre riflettere su due punti imprescindibili della nostra fede e cioè che Dio è un Padre e che dunque noi siamo tutti fratelli che dobbiamo sostenerci a vicenda. Don Gianni ha ricordato come il più delle attività della Caritas avvenga presso le Caritas parrocchiali e non nella sede centrale che si trova in zona Ponterotto e si deve tenere ben presente che la Caritas non ha ricevuto dalla Diocesi o dalle parrocchie la delega per trattare con i poveri, ma coloro che vi operano sono animatori della carità nelle comunità cristiane. Gli intervenuti sono stati invitati a essere sempre più corresponsabili e non solo collaboratori e a riflettere su quanto di buono il Signore ha seminato in quest’anno.

È intervenuto poi il Vescovo Carlo Bresciani: «La Caritas ha risposto, per quanto possibile a delle urgenze sociali, e dunque la Chiesa si presenta come colei che aiuta. La Chiesa lo fa senza prese di posizione sguaiate, in silenzio e con toni mai troppo alti, lavorando in silenzio con i mezzi che ha. La Caritas fa molto – lo vedremo a breve nella presentazione che sarà” fornita – spesso anche da sola e a volte, permettetemi, anche non capita, ma il lavoro è prezioso ed è un lavoro che guarda alle persone, ma che ha un enorme beneficio sociale nel senso che va incontro a delle esigenze ed emergenze che sono di natura sociale. In tal senso la sensibilità del popolo italiano è ancora molto forte: c’è ancora un ampio spazio nella società italiana per la generosità, per la solidarietà e per l’ascolto delle persone. L’incoraggiamento è quello che si possa continuare a rispondere nel migliore dei modi con generosità. La presentazione dei dati non vuole essere un modo per vantare chissà cosa. La collaborazione permette di fare molto di più sarebbe necessario imparare a non scaricare sugli altri, ma che ognuno imparasse a fare la propria parte: se ognuno in questa società facesse la propria parte potremmo rispondere davvero molto meglio alle necessità delle persone. Se si continua a scaricare gli uni sugli altri la responsabilità e magari anche impropriamente sulla Chiesa allora riusciremo a fare molto meno e non risponderemo alle persone. C’è grande soddisfazione per quello che sta facendo la Caritas, reso possibile dalla presenza dei volontari che operano in numerose aree della Diocesi, facendo tutto il possibile per venire incontro alle richieste dei più bisognosi. Ringrazio dunque tutti coloro che hanno reso possibile questo».

Sono poi stati resi noti tutti i dati relativi alle opere di solidarietà intraprese dalla Caritas. Vedi QUI. È stato presentato l’opuscolo Mafia e caporalato. Raccoonto di un viaggio, frutto del percorso triennale intrapreso da due classi del liceo scientifico “Benedetto Rosetti”. Al termine dell’incontro, il vescovo Carlo ha annunciato la nomina del Prof. Fernando Palestini a vicedirettore della Caritas.