ACQUAVIVA PICENA – Sua Eccellenza Monsignor Gervasio Gestori vescovo emerito della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto ha voluto condividere la sua gioia per il sessantesimo anniversario presbiterale anche con la comunità dei frati agostiniani del convento di Acquaviva Picena e con i fedeli del piccolo borgo dove ora risiede. Oltre a numerose autorità religiose e politiche, alla festa hanno partecipato il sindaco di Acquaviva Rosetti, il vice sindaco Balletta e l’amministrazione comunale, l’assessore Pari Opportunità del comune di San Benedetto del Tronto Antonella Baiocchi.

Dopo venerdì 28 giugno, giorno della ricorrenza dell’ordinazione del vescovo Gestori festeggiata con Sua Eccellenza Monsignor Carlo Bresciani e i sacerdoti della diocesi, i festeggiamenti sono proseguiti sabato 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo e sessantesimo anniversario della prima Messa del vescovo Gervasio, presso il convento di San Lorenzo Martire dei frati agostiniani di Acquaviva. Insieme a tanti fedeli, hanno partecipato alla festa anche il fratello di Sua Eccellenza Monsignor Gestori, Angelo e la nipote Paola, che non sono mancati neanche venerdì presso la chiesa di san Niccolò di Acquaviva Picena. Nell’omelia il vescovo Gervasio ha ricordato, partendo dal giorno dell’ordinazione nel Duomo di Milano, gli anni da sacerdote, quelli nella Conferenza Episcopale Italiana e poi quelli da vescovo.
Ha sottolineato gli insegnamenti degli Apostoli Pietro e Paolo e ha poi aggiunto: “Ho sentito sempre la presenza del Signore al mio fianco, ogni giorno, sia nei momenti belli che in quelli difficili. Durante i miei anni ho accettato sempre i miei nuovi incarichi, anche quando non avrei voluto, ma poi ho capito con il tempo che tutte le strade che Dio mi aveva preparato erano molto più belle di quelle che avrei percorso se fossi stato io stesso a decidere cosa fare e dove andare.

Ho incontrato tante persone, ho ricevuto molti doni dal Signore, ho incontrato grandi uomini di fede a cominciare dal Beato Alfredo Ildefonso Schuster che mi ha amministrato il sacramento della Cresima, il cardinale Giovanni Battista Montini poi proclamato Santo con il nome di Paolo VI che mi ha consacrato sacerdote e poi ancora San Giovanni Paolo II, il Papa che mi ha scelto per guidare questa nostra diocesi truentina. Ora sono qui a ringraziare il Signore per i tanti doni elargitami e continuo in modalità differenti concessami dall’età, a proseguire il mio servizio nella Chiesa di Dio”. Il vescovo Gervasio ha poi mostrato la stola che la parrocchia di Acquaviva ha dato in dono per l’occasione e il calice della Celebrazione Eucaristica, lo stesso di sessanta anni fa. La festa è proseguita presso il giardino del convento.

Patrizia Neroni.

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