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Papa Francesco: ai cappellani di Stella Maris, “raddoppiare gli sforzi” nella lotta contro “tratta, lavoro forzato e violazione dei diritti umani”

“Incoraggio voi e tutti i cappellani e volontari di Stella Maris a raddoppiare gli sforzi per affrontare questioni che sono troppo spesso il risultato dell’avidità umana”. È l’appello del Papa, durante l’udienza concessa  a tutti coloro che si dedicano all’apostolato del mare. “Penso alla tratta di esseri umani, al lavoro forzato e alla violazione di diritti umani e del lavoro di tanti uomini e donne che vivono e lavorano nei mari”, ha precisato Francesco: “Col vostro servizio potete contribuire a ridare a queste persone il senso della loro dignità”. “Come cappellani e volontari di Stella Maris, vi è stata affidata la missione di essere presenti per portare la Buona Novella del Signore, nel composito e multiforme mondo marittimo”, ha detto il Papa: “Le vostre visite giornaliere alle navi vi permettono di incontrare la gente del mare nella loro realtà concreta, a volte serena, a volte inquieta, a volte angosciante. Allora, con compassione e discrezione, date loro la possibilità di aprire il cuore, e questa è la prima cosa, molto preziosa, soprattutto per persone che hanno ben poche occasioni di farlo. Il vostro servizio ai marinai e ai pescatori è anzitutto quello di ascoltarli, ascoltare le loro preoccupazioni materiali e spirituali”. “L’ascolto poi porta all’azione”, la raccomandazione prima dell’appello.
“Anche grazie a voi le persone più vulnerabili possono ritrovare la speranza di un futuro migliore”, l’omaggio del Papa: “Il vostro impegno può aiutarle a non arrendersi di fronte a una vita precaria e a volte segnata dallo sfruttamento. La vostra presenza nei porti, piccoli e grandi, già di per sé dovrebbe essere un richiamo alla paternità di Dio e al fatto che davanti a Lui siamo tutti figli e fratelli; un richiamo al valore primario della persona umana prima e al di sopra di ogni interesse; e uno stimolo a tutti, a partire dai più poveri, a impegnarsi per la giustizia e il rispetto dei diritti fondamentali”. Poi il Santo Padre ha citato il centenario di Stella Maris, che verrà celebrato l’anno prossimo col 25° Congresso Mondiale a Glasgow, in Scozia, “dove questa missione della Chiesa è nata nei cuori e nelle azioni di alcuni laici”. “Il centenario sarà occasione per fare memoria, per discernere il presente e per tracciare il futuro”, l’auspicio del Papa, che ha ricordato come è stato Pio XI a volere “che l’apostolato Stella Maris estendesse la sua missione agli oceani e alle rive di tutti i continenti”.