Di Giuseppe Mariucci

MONTEDINOVE – Con l’intervento del Vescovo Carlo Bresciani, accompagnato dal Vicario della Pastorale, Don Gianni Croci, si è tenuta venerdì sera, 15 giugno 2019, presso la sala convegni del Convento di San Tommaso di Canterbury di Montedinove, la riunione dei Consigli Pastorali della Vicaria Beata Assunta Pallotta (Montedinove, Montelparo, Castignano, Comunanza, Force, Rotella, Montalto delle Marche).

Ricevuti con la solita cordialità da Padre Gabriele Lupi, i membri dei suddetti Consigli Pastorali, dopo una preghiera comune, hanno ascoltato con molta attenzione il loro Vescovo.

Osservando il cammino fatto da un anno a questa parte il Vescovo Carlo ha affermato: “Non dobbiamo pensare che tutto sia stato perfetto, né dobbiamo valutarlo in maniera pessimistica, scagliandoci contro quello che non va”!
Monsignor Bresciani è tornato dunque sul concetto che: seminando il bene, c’è il rischio (o la certezza) che cresca anche il male. Ma non per questo si deve bruciare l’intero raccolto.

I partecipanti si sono poi suddivisi in gruppi di Lavoro, affidati alla conduzione dei cosiddetti “Facilitatori”, per sviluppare il tema che aveva appena affrontato il Vescovo Carlo: un breve e fantasioso racconto sulla solidarietà umana!

Al rientro in sala convegni, ogni gruppo di lavoro ha affidato a Don Gianni il proprio scritto che, quindi, era letto da ogni rappresentante di quel gruppo!

Quello che segue, letto da una sua componente, è ciò che avevano preparato i rappresentanti delle parrocchie di Montelparo e Contrada Lago:

“C’era una volta un’oasi isolata nella campagna.
Era in una valle con sopra una collina.
In essa viveva, e vive ancora, un popolo legato da antiche tradizioni.
La gente qui è molto attiva e si adopera per mantenere questo posto quale una vera oasi.
S’impegna a coltivare e crescere piccole piante e tanti, tanti fiori, estirpando con cautela qualche erbaccia, in questo aiutati da un esperto agricoltore!
Gli abitanti di quest’oasi si impegnano non solo nel coltivare il proprio orto, ma, sempre sperimentando nuove tecniche, ad allargarne i confini trasformando il deserto circostante in giardino.”

Bellissimo!

Così come bellissime sono state tutte le composizioni degli altri gruppi che, dopo la lettura, sono state sottolineate, anche loro,  da tantissimi applausi!

Dopo una preghiera finale, vista anche la tarda ora, tutti a casa!

 

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