Foto di Don Alfonso Rosati

Di Silvio Giampieri

MARCHE – Il Pontificio Seminario Regionale Marchigiano “Pio XI” ha spento le sue prime 110 candeline. L’esperienza di questa realtà formativa è partita infatti nella sede di Fano nel 1909 per poi trasferirsi, da più di vent’anni, in quella attuale di Ancona. In concomitanza con questo anniversario, martedì 11 giugno 2019 si è svolto il convegno ex alunni, che ha luogo nella realtà di Montedago con cadenza quinquennale.

Ad accogliere i sacerdoti di ogni parte delle Marche, per prima cosa i loro ricordi, con l’esposizione nell’ atrio dell’istituto Buon Pastore delle fotografie più significative e simpatiche dell’ ultimo secolo di vita del seminario, partendo da quelle storiche, per finire con quelle della comunità odierna. Nella mattinata è seguito poi un momento di confronto nell’auditorium, guidato dal Vescovo di Gubbio, ed ex rettore, Mons. Luciano Paolucci Bedini, partendo dal titolo “Preti, discepoli, missionari”. Ci si è soffermati sull’ importanza della presenza del sacerdote in mezzo al popolo, dell’essere guide della preghiera assieme ai fedeli, e di predicare il Vangelo con forza e franchezza. Le testimonianze hanno riportato i punti di vista di generazioni di preti diverse, mettendo in luce la ricchezza delle varie esperienze.

È seguita poi la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Edoardo Menichelli, assieme ad alcuni vescovi marchigiani, dove si è voluto affidare il ministero sacerdotale della nostra regione alla forza che scaturisce dal dono dello Spirito Santo. Inoltre è stata scoperta una targa con la quale viene ufficialmente dedicata la biblioteca del seminario a Mons. Vittorio Tomassetti, che fu il primo formatore a saper valorizzare questo prezioso fondo librario. Il rettore, Don Claudio Marchetti, oltre a questa iniziativa, ha anche annunciato il dono di una statua nuova della Vergine Lauretana per la cappella della vecchia sede di Fano, poiché quella antica accompagna ancora oggi il cammino dei seminaristi nella città dorica.

A conclusione della giornata un momento conviviale ha offerto l’occasione ai presenti di scambiarsi i ricordi della vita comunitaria, intrecciandoli con le speranze circa le attività pastorali future, in una sempre crescente sinergia.

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