“Imparare a guardare alla biodiversità, per prendercene cura”: è uno dei richiami dell’enciclica Laudato si’, rilanciato dalla Cei nel Messaggio per la Giornata nazionale per la Custodia del Creato, che la Chiesa italiana celebrerà il primo settembre prossimo. Oltre all’enciclica di Papa Francesco, il riferimento del Messaggio – firmato da due Commissioni episcopali Cei: la Commissione per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e la Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo – è il Sinodo che ad ottobre sarà dedicato all’Amazzonia, una regione che è “un polmone del pianeta e uno dei luoghi in cui si trova la maggior diversità nel mondo”.

La Giornata per la Custodia del Creato è, quindi, quest’anno per la Chiesa italiana “un’occasione per conoscere e comprendere quella realtà fragile e preziosa della biodiversità, di cui anche la nostra terra è così ricca”. Proprio il territorio italiano, infatti, “è caratterizzato da una varietà di organismi e di specie viventi acquatici e terrestri, a disegnare ecosistemi che si estendono dagli splendidi boschi delle Alpi – le montagne più alte d’Europa – fino al calore del Mediterraneo”.
Al centro della biodiversità, si legge nel messaggio, “c’è uno sguardo contemplativo rivolto ad alcune aree chiave del pianeta dal bacino del Congo, alle barriere coralline, fino alla foresta dell’Amazzonia – sedi di una vita lussureggiante e differenziata, componente fondamentale dell’ecosistema terrestre”.  “Lasciarci coinvolgere in tale sguardo, per contemplare anche noi – grati, ammirati e benedicenti, come Francesco d’Assisi le creature della terra ed in particolare il mondo della vita, così vario e rigoglioso”, l’invito della Cei.

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