Il parco della villa

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Iniziative sociali nel quartiere Sant’Antonio: bene il parco di villa Rambelli, male il nuovo spazio pubblico in via Toscana. Si è parlato anche di queste situazioni durante l’ultima assemblea pubblica del comitato zonale presieduto da Pietro Colucci. In prima linea nel rispondere alle sollecitazioni dei residenti c’era il vicesindaco Andrea Assenti, delegato ai lavori pubblici.  Come detto, durante l’incontro si è parlato del palazzo Ex Enel di via Toscana.

Lì – secondo quanto previsto dai termini di una riqualificazione realizzata anni fa nell’ambito del Piano Casa – al Comune spetterebbero 600 metri quadri, da destinare anche ad iniziative sociali. Ma ancora non si riesce a sbloccare la faccenda. «E’ stato fatto un collaudo parziale e manca quello definitivo. Ma la cosa più seria è che ci sono delle problematiche contrattuali da risolvere, attualmente non siamo in grado di entrare formalmente in possesso di quello spazio» ha detto il vicesindaco, facendo balenare la possibilità di un contenzioso legale, che rischierebbe di allungare ulteriormente i tempi.

Una nota positiva: sta avendo i suoi frutti la convenzione triennale siglata tra Comune e associazione Antropos, che ha visto alcune persone con disagio psichico impegnate nel recupero e nella gestione del parco di Villa Rambelli, situato a due passi dall’ospedale Madonna del Soccorso. Un’opera vista con favore dall’assessore al sociale Emanuela Carboni, presente in assemblea. «Ancora non è consentito l’ingresso nel parco a chiunque, ma a breve ci saranno degli eventi aperti a tutti, però limitati nel tempo» ha detto il presidente di Antropos, Graziano Calvaresi, affiancato da Claudio Tribuiani. La stessa associazione ha recentemente rilanciato uno studio danese che ha rilevato: le persone cresciute in zone verdi (o in prossimità di esse) hanno meno possibilità di sviluppare disturbi mentali nell’età adulta.

L’iniziativa nel parco nasce lo scorso anno (per l’esattezza a giugno 2018) quando l’amministrazione comunale concesse l’uso temporaneo del parco ad Antropos. Nei mesi scorsi, i componenti dell’associazione, insieme agli operatori della cooperativa sociale Primavera e soprattutto con i volontari del Comitato di quartiere Sant’Antonio, si sono dati da fare per la pulizia del parco: luogo di pregio botanico, che versava da anni in stato di abbandono. E’ così riemersa la bellezza  dei tanti vialetti d’accesso e delle aiuole attigue, con la meravigliosa scoperta dei lastricati originali: tante piastrelle di diversa fattura disposte a mosaico che impreziosiscono l’ambiente e rendono suggestiva la passeggiata all’interno del parco, tra agrumi, palme e preziose piante d’alto fusto.

L’iniziativa è la prosecuzione del progetto “Arte per la Vita” che si realizza da 5 anni all’interno del Centro Diurno del Dsm – Dipartimento di salute mentale dell’Asur – dell’Area Vasta 5. Come detto: nei prossimi mesi, in collaborazione con il Dsm e il Servizio di Sollievo  dell’Ambito Sociale 21, si organizzeranno attività ed eventi per valorizzare e far conoscere alla cittadinanza il parco nella sua rinnovata veste.

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