Il 68% degli italiani sono rassegnati all’idea che la violenza verbale in rete faccia parte di un nuovo modo di comunicare oggi.  I discorsi d’odio sarebbero in aumento dell’8% e aumenta del 13% la paura di incorrere in fake news. È quanto emerge da una ricerca realizzata da Swg per “Parole O_Stili” su “Odio e falsità in rete. La percezione dei cittadini a distanza di due anni”. Dai risultati emerge una sensibile crescita (+ 13%) della paura di abboccare alle fake news sui social e in Rete: si passa dal 26% del 2017 al 39% del 2019.  Aumenta quindi il senso di insicurezza e vulnerabilità di chi naviga sul web.  In crescita del 4% anche il rischio di subire episodi di odio e di violenza verbale (bullismo, diffamazione, denigrazione, ecc): dall’11% del 2017 per arrivare al 14% del 2019. In salita anche la percentuale di chi crede che sia in corso un processo di decadimento del linguaggio (+4%): dal 9% al 13%. Gli utenti della rete sono sempre più convinti che ormai i nostri dibattiti online si svolgano solo attraverso le estremizzazioni delle opinioni (+5%): dal 7% del 2017 al 12% del 2019. A conferma che il web viene percepito come terreno ostile per un confronto costruttivo. Significativa la percentuale che vede gli intervistati d’accordo all’80% sulle false notizie come un grave problema per la società. Sconfortante, invece, quel 68% che si è rassegnato alla violenza verbale online considerandola il nostro nuovo modo di comunicare ai tempi di internet. Una nota importante va fatta sui dati riferiti alle vittime di hate speech. È in diminuzione rispetto al 2017 la percezione che a subire linguaggi violenti siano i migranti (-12%) – si passa dal 20% del 2017 all’8% del 2019 – i politici (-8%) – dal 22% al 14% – e le donne (-8%), dal 19% all’11%. In aumento, invece, l’idea che le nuove vittime siano le forze dell’ordine (+3%): se nel 2017 era il 6% adesso cresce fine al 9%. Invariate restano le percentuali per omosessuali, personaggi dello spettacolo, disabili. Venerdì 31 maggio e sabato 1° giugno Trieste sarà protagonista della terza edizione di Parole O_Stili, progetto di sensibilizzazione contro la violenza delle parole, durante la quale i più importanti esperti della rete si ritroveranno per discutere sui temi della consapevolezza digitale e dei linguaggi ostili: cyberbullismo, fake news, revenge porn, crisis management, ecc.

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