(da sinistra) Mascaretti, Vagnoni, Piersimoni, Incicco

CUPRA MARITTIMA –  Tantissimi temi, tantissima gente, due candidati alla carica di sindaco: Alessio Piersimoni della lista “SiAmo Cupra” e Luca Vagnoni di “Cupra Obiettivo Comune”. Successo per il dibattito elettorale cuprense, organizzato mercoledì sera presso il Cinema Margherita da L’Ancora. Sponsor della serata: Ancot, balneari di CuprAmare e Morrison’s Pub.

Moderato dal direttore Simone Incicco, l’incontro è stato introdotto dall’imprenditore Aureliano Mascaretti che ha presentato sul palco anche il “padrone di casa” (il cinema Margherita è una sala parrocchiale) Don Armando Moriconi. Una sala letteralmente strapiena per l’occasione. Molte persone, addirittura, non sono riuscite ad entrare: buon segnale di partecipazione. Grazie ad un sistema di messaggistica, il pubblico poteva inviare anche delle domande ai due “contendenti”…e ne sono arrivate oltre 110, poi sintetizzate dal moderatore.

La realizzazione della nuova scuola è in testa alle priorità sia di Piersimoni che di Vagnoni. Tra i temi caldi, quello della sicurezza: Piersimoni intende bussare al Comando generale dei carabinieri per ottenere più militari per la locale caserma, a suo dire sottodimensionata. Mentre Vagnoni punta i fari sulla stazione ferroviaria: «E’ nel degrado e, lo sanno tutto, è la principale piazza di spaccio di Cupra. Chiederemo alle Ferrovie un piano di rilancio». E poi il turismo. Vagnoni intende aprire un punto d’informazioni turistiche. Piersimoni prevede l’attivazione del Tavolo del turismo, per un costante confronto con gli operatori, anche per decidere come utilizzare il gettito della tassa di soggiorno. Restando in tema, entrambi i candidati hanno detto di voler alleggerire l’ordinanza sui decibel che il Comune emette per regolare le attività d’intrattenimento: Mantenendo un equilibrio tra il giusto diritto al riposo ed il lavoro dei locali, va comunque concesso qualcosa in più a quest’ultimi rispetto al passato. È la linea dei due candidati. In particolare, Vagnoni intende individuare delle aree ad hoc per eventi musicali, mentre Piersimoni ha sottolineato che un’iniziativa del genere farebbe sì che tanti giovani cuprensi resterebbero in città, senza doveri spostare nei locali di San Benedetto e ciò andrebbe a vantaggio anche dell’economia cuprense.

Sia Piersimoni che Vagnoni, poi, hanno in programma di realizzare un’App per smartphone: utile a residenti e turisti su cui trovare informazioni utili su eventuali allerte meteo e, più spesso, su eventi e manifestazioni. Piersimoni intende poi realizzare una Fidelity Card per favorire i negozianti cuprensi: «Chi compra nelle botteghe cittadine sarà premiato in una formula che individueremo».
Mentre Vagnoni vuol varare un Bioparco, in primis per tutelare l’importante patrimonio arboreo della città. Entrambi hanno sottolineato che ci sarà un rispetto capillare del Prg, così da non generare cementificazione superiore a quella già prevista dai piani urbanistici vigenti. Vagnoni, in particolare, ha promesso un sostegno all’edilizia con un Piano di recupero degli immobili dismessi; mentre Piersimoni ha sottolineato come sia indispensabile realizzare almeno uno dei 2 parcheggi che il Prg indica nel Paese Alto. Vagnoni ha poi detto che si dovrà individuare un’area comunale per deposito e lo smaltimento dei materiali di risulta, richiesto da diverse ditte cuprensi impegnate nell’edilizia, così da evitare abusi.

Gremito il Cinema Marghierita

In cima alla priorità di entrambi c’è poi un sostegno agli anziani ed alle famiglie con disabili: con l’apertura di un centro diurno e un censimento (lo ha detto Piersimoni) delle famiglie in difficoltà, così da calibrare meglio le risposte che il Comune può dare. Tra le priorità, poi, entrambi inseriscono la riqualificazione del cimitero. Vagnoni punta pure sulla realizzazione di un Parco Bau, mentre Piersimoni indica un recupero delle Mura Castellane.

Emergenza lavoro: Piersimoni intende varare uno sportello dove domanda e offerta s’incontrino a livello locale (sull’esempio di Monteprandone) mentre Vagnoni punta sulla creazione di Cupra-Europa: sportello europeo, anche per intercettare borse-lavoro per disoccupati con fondi Ue, utili anche a finanziare start-up. Circa due ore e mezza di domande e risposte a ritmo serrato scivolate via lisce come l’olio. Attacchi o polemiche non se ne sono praticamente registrati.

L’unica eccezione a questa linea si è avuta quando Piersimoni ha avuto da ridire sulla “purezza civica” della compagine del rivale: «E’ notizia fresca: siete appoggiati da un partito» ha detto, riferendosi alla segreteria provinciale del Pd.

Vagnoni a subito replicato: «Si tratta di un appoggio non richiesto, ogni partito è libero di fare le proprie scelte ma queste scelte non condizionano la nostra essenza». Entrambi sostengono che anche i non eletti avranno spazio nella futura squadra amministrativa.

Qualche anticipazioni sui futuri assetti?
Vagnini dice che varerà delle commissioni per affiancare gli assessori, con consiglieri ed esperti esterni; mentre Piersimoni intende istituire una speciale delega da assegnare ad una figura che monitori (e faccia da pungolo) interventi non di diretta competenza municipale, come quelli di Ciip o ItalGas. Sull’eredità che lascia l’amministrazione uscente di Domenico D’Annibali, Piersimoni ha tracciato un bilancio in chiaroscuro, guardando comunque la parte mezza piena del bicchiere: «Non mi soffermerò in polemiche inutili, ma ripartirò dalle cose buone che comunque  D’Annibali ha fatto». Mentre Vagnoni ci ha tenuto a sottolineare che la sua squadra non è affatto in continuità con quella del sindaco uscente.

Ma sul palco c’era anche una sedia vuota. Quella per il terzo candidato sindaco: Marino Mecozzi della lista Uniti per Cupra. Ne è nata anche una polemica da parte della lista Mecozzi sui Social che ha sostenuto di aver declinato l’invito per altri impegni che si sovrapponevano.
Il direttore Incicco precisa che in un primo momento, il 2 maggio, era arrivata la conferma di Mecozzi e successivamente, il 3 maggio, un messaggio (che ci ha mostrato n.d.r.), nel quale il candidato sindaco cambiava idea e scriveva che non è nel suo genere confrontarsi sul programma e, scusandosi, declinava l’invito.

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