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Ripatransone, il vescovo Carlo alla festa della Madonna di Fatima: “Siamo tutti affidati a Maria, come l’apostolo Giovanni”

RIPATRANSONE – «Tutti noi, pensiamoci nel ruolo dell’apostolo Giovanni: siamo consegnati a Maria da Gesù. Lei ci accoglie sempre, col cuore aperto, così come fa la Chiesa che sa accogliere e non si chiude». C’è anche questo importante parallelismo nell’omelia del vescovo Carlo Bresciani, pronunciata lunedì sera durante la messa celebrata presso la chiesa della Madonna di Fatima, lungo la Valtesino, in territorio di Ripatransone. Un rito importante, con cui hanno toccato l’apice e si son chiusi i festeggiamenti in onore della Patrona di quella parrocchia, retta da Don Luis Reynaldo Sandoval.

La funzione, animata con canti e suoni di chitarra, ha visto una fervida partecipazione; nonostante la pioggia che, per tutta la giornata, si era abbattuta anche sulla Valtesino. Banchi tutti pieni, tanto che anche il sindaco ripano, Alessandro Lucciarini, ha assistito al rito rimanendo in piedi.

L’occasione erano i 102 anni dall’apparizione della Madonna ai tre pastorelli di Fatima: ricorrenza particolarmente cara ai parrocchiani di quel lembo ripano. «Fate bene a celebrare con solennità questo giorno dedicato a Maria» ha detto il vescovo, affiancato dal vicario generale, Don Patrizio Spina, da Don Tommaso Capriotti e Don Mariano D’Ercole; con i diaconi Giovanni Vai e Silvio Giampieri.

Le riflessioni di monsignor Bresciani sono scaturite dalla lettura del tratto del Vangelo che recita: “Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé”.

«La grandezza di Maria sta nel portare il Figlio di Dio nel mondo – ha detto il vescovo -. Non semplicemente col pensiero o con la parola ma dando carne al Figlio di Dio. Ma c’è anche un altro aspetto: Maria ai piedi della Croce e Maria sa stare lì. Quello è anche il luogo della Chiesa. Una chiesa che non fugge, come Maria, di fronte alla Croce».

Poi, in particolare, c’è il messaggio che la Santa Vergine ha esternato a Fatima, condensato in un unico concetto, ricordato dal vescovo: L’importanza della conversione a Gesù. La Madonna ci tiene a questo, perché il Suo compito principale è quello di donare Gesù al mondo e lo fa perché ci vuole bene. Quando vogliamo bene a qualcuno, in particolare ai figli, non basta dar loro cose materiali: serve quel qualcosa in più, che solo l’incontro con Cristo può dare. Dunque l’importanza di Maria sta qui:  Non solo perché ha generato fisicamente Gesù, ma perché, ogni giorno, Lei vuole rigenerarlo dentro di noi. Rigenerarlo sempre, in ogni situazione della vita».