MONTALTO DELLE MARCHE – È stata riaperta al culto la Chiesa di santa Lucia di Porchia, una frazione di Montalto delle Marche.
La chiesa dopo il sisma era stata gravemente danneggiata e come ha sottolineato l’architetto Simona Carlini, da un progetto iniziale si è terminato con un diverso progetto, passando per continui cambiamenti mano a mano che i lavori procedevano.
La chiesa, fatta costruire dalla sorella di Papa Sisto V nel 1515,  pare abbia subito varie modifiche a seguito di terremoti, la figura attuale riassume una preesistente chiesa medievale e i vari rifacimenti susseguitesi negli anni.

I lavori sono stati affidati alla ditta Giancarlo Mariani di Ascoli Piceno, all’architetto Simona Carlini e all’ingegnere Piergiorgio Carosi.
Ad accogliere Sua Eccellenza Monsignor Carlo Bresciani, vescovo della diocesi di san Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto delle Marche, erano presenti il parroco di Montalto don Lorenzo Bruni, il sindaco Raffaele Tassotti, padre Guerrino Mazzoni, la banda cittadina e moltissimi abitanti del territorio.

Don Lorenzo Bruni ha accolto così il vescovo Carlo: “Siamo felici di poter assistere oggi ad un evento così importante, sia dal punto di vista religioso perché questa è la Casa del Signore e sia perché questa è anche la casa della comunità porchiese.
La Chiesa è comunità, non potrebbe essere altrimenti, noi abbiamo avuto la grazia di poter rimanere comunità anche quando la chiesa di santa Lucia era stata chiusa a causa del terremoto. Abbiamo passato un periodo nella chiesa di sant’Antonio da Padova poi accolti nel frantoio e poi in una famiglia, per questo oggi vorrei ringraziare tutti, a cominciare dal vescovo Carlo, poi il nostro sindaco Raffaele con la quale abbiamo lavorato gomito a gomito perché la Chiesa, fin da quando sono arrivato qui ha sempre trovato nell’amministrazione comunale un valido collaboratore. Ringrazio la ditta Mariani, l’architetto Carlini e l’ing. Carosi, la banda comunale, padre Guerrino e le famiglie che ci hanno accolto con affetto nel momento del bisogno per continuare ancora ad essere un comunità cristiana piena di speranza, un grande grazie allora a Gabriele e Marisa e a Luigi ed Elvira. Infiniti sono i ringraziamenti e vanno anche a coloro che hanno svolto lavori meno visibili, ma pur sempre importanti”. Il vescovo Sua Eccellenza Monsignor Bresciani ha detto: “Oggi vedo tanti presenti, tutti festanti per la riapertura della chiesa di santa Lucia, è bello vedervi riuniti come una grande famiglia. Io vi auguro che lo Spirito di fede che vi ha accompagnato fino ad ora, lo sentiate più forte che mai soprattutto in visione della Pasqua e continuate ad essere testimoni di Speranza per altri fratelli in difficoltà”.

Il sindaco Tassotti ha detto: “ Questa è una giornata dalla gioia molteplice, riapriamo la chiesa di santa Lucia e ci ritroviamo insieme con il vescovo Carlo per la prima volta a Porchia. Le tante persone presenti testimoniano l’importanza dell’evento. Quando la chiesa fu danneggiata dal terremoto vennero qui degli addetti, per portare via le opere al suo interno, ma noi ci siamo battuti affinché restassero nel nostro comune e quando la ristrutturazione della chiesa fu terminata riportammo qui con immensa gioia le tante opere messe in sicurezza. Questa chiesa in fondo è la storia dei porchiesi, qui tante sono stati i Sacramenti celebrati, tanti gli eventi vissuti, in questa piazza un tempo c’era la sede del comune, abbiamo avuto negli anni la nascita di diverse Confraternite e ora siamo testimoni di questo evento. Questa chiesa è un legame con il passato, fanno parte delle nostre radici, qui c’è l’anello di congiunzione da storia e devozione, qualcosa che non dobbiamo dimenticare”. L’arch. Carlini ha detto: “Ringrazio il vescovo, ringrazio don Lorenzo e quanti mi hanno permesso di poter lavorare a questa ristrutturazione, sono particolarmente legata a questo paese perché è da qui che io prevengo, qui ho i ricordi della mia infanzia. Mi sono impegnata anima e corpo in questo lavoro sia dal punto di vista professionale sia da punto di vista affettivo. Un lavoro attento e delicato perché lavorare con gli edifici storici non è semplice. Si devono fare diversi cambiamenti perché non è raro trovarsi di fronte a delle sorprese, per questo è spesso necessario fermare i lavori e pensare ad un nuovo modo di procedere. Devo ringraziare tutti, a partire dall’ing. Carosi, alla ditta mariani e agli operai che hanno sfacchinato non poco durante i lavori. Devo dire che ho avuto al mio fianco una grande squadra, preparata e attiva”. Don Lorenzo e il sindaco Tassotti hanno consegnato le chiavi della chiesa al vescovo Carlo che si è poi avviato ad aprire la porta. La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Bresciani, concelebrata da don Lorenzo e padre Guerrino con l’assistenza del cerimoniere Walter Gandolfi.

Nell’omelia il vescovo Carlo ha detto: “È una bella festa quella che oggi celebriamo, la chiesa è la casa dell’intera comunità, questa riapertura è un segno di speranza verso il futuro che ci offrirà il Signore. È bello vedere quanto affetto dimostrate per questa chiesa, verso questo luogo dove celebrerete i Sacramenti, dove incontrerete Gesù Sacramentato. Qui avete costruito una storia di fede che ora continuate a coltivare e che trasmetterete ad altri. Ogni cosa bella è giusta venga trasmessa, venga lasciate in eredità e cosa c’è di più bello del dono della fede? Impegnarci a trasmettere alle nuove generazioni la fede come la cosa più preziosa. Nel Vangelo di oggi ci viene raccontato l’episodio dove una donna adultera viene portata davanti a Gesù, le intenzioni che spingono quelle persone a portare un peccatrice da Gesù non sono buone. Gesù però non giudicherà la donna, le da un’altra possibilità, la perdona e le dice che potrà avere un futuro migliore se cambia il suo modo di vivere, così fa anche con noi, ci invita a seguirlo perché con Lui il cammino della vita sarà felice, solo se rimaniamo con Lui potremmo costruire un futuro più bello, positivo. Gesù è con noi per aiutarci, vuole collaborare con noi. Per ottenere buoni risultati è importante anche che collaboriamo tra di noi, per esempio la collaborazione ha portato ottimi risultati visibili nella riapertura di questa chiesa”.  Il vescovo Carlo poi si è avvicinato alla cappellina dove si trova la statua di santa Lucia e insieme ai fedeli ha pregato. Al  termine della Messa è stata data ai presenti la possibilità di baciare la statuetta di santa Lucia. Don Lorenzo poi ha ringraziato il coro e tutti i ministranti. Nella piazza adiacente alla chiesa è stato allestito un buffet per continuare i festeggiamenti.

Patrizia Neroni

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