“Mi ha colpito il tuo lavoro per farci entrare, come ha fatto il Verbo, nell’umano; e capire che Dio si fa sempre presente nell’umano”. Sono le parole di ringraziamento rivolte da Papa Francesco al predicatore degli Esercizi spirituali, abate Bernardo Francesco Maria Gianni, dell’Abbazia di San Miniato al Monte, a conclusione degli Esercizi ad Ariccia. “Ti ringrazio di averci parlato di memoria: questa dimensione ‘deuteronomica’ che dimentichiamo; di averci parlato di speranza, di lavoro, di pazienza, come indicandoci la strada per avere quella ‘memoria del futuro’ che ci porta sempre avanti. Grazie!”. Il Papa ha raccontato di aver riso “quando hai detto che qualcuno, leggendo i titoli delle meditazioni, forse non capiva cosa ha fatto la Curia: forse hanno affittato una guida turistica che li portasse a conoscere Firenze e i suoi poeti… E anch’io nella prima meditazione sono stato un po’ disorientato, poi ho capito il messaggio. Grazie”. Infine un richiamo alla “Gaudium et spes” che è il documento conciliare che forse “ha trovato più resistenze, anche oggi”: “E in qualche momento ti ho visto così: come con il coraggio dei Padri conciliari quando hanno firmato quel documento. Ti ringrazio tanto. Prega per noi che siamo tutti peccatori, tutti, ma vogliamo andare avanti così, servendo il Signore”.

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