Per ricordare gli 8 anni dall’inizio della guerra in Siria, l’Unicef lancia il suo primo album di canzoni per bambini. Con bambini provenienti da Siria e dai Paesi vicini, l’album dà una nuova vita a vecchie canzoni per bambini, prodotte nel 1976. Le canzoni sono quelle preferite di tutti i tempi a livello regionale, scritte e composte da Elias Rahbani, compositore di fama mondiale, durante la guerra in Libano. “11” include canzoni per bambini su istruzione, ambiente, legami familiari, nutrizione, pace e ricostruzione. L’Unicef spera che l’album arrivi non solo ai bambini colpiti dalla crisi in Siria, ma al numero maggiore possibile di bambini in Medio Oriente e Nord Africa, con l’obiettivo di distribuire 1 milione di copie entro la fine del 2020. Disponibile gratuitamente, l’album sarà distribuito a scuole, associazioni, accademie musicali e centri ricreativi nella regione.
Con il supporto del Fondo dell’Unione europea per la risposta alla crisi siriana, il Fondo Ue “Madad”, l’Unicef e Jad Rahbani, figlio di Elias, hanno tenuto 11 workshop per circa 300 bambini, fra cui bambini con disabilità, per formarli e registrare la versione riarrangiata delle canzoni. Ai workshop hanno partecipato bambini da Giordania, Iraq, Libano, Palestina, Siria e Turchia.
“I bambini da Siria, Libano, Giordania e Turchia stanno imparando insieme e stanno stringendo amicizie attraverso questo progetto – ha dichiarato Michael Köhler, direttore per il Vicinato Mediorientale alla Dg Near della Commissione europea -. Supportare l’istruzione dei bambini provenienti dalle comunità locali e rifugiate è una priorità fondamentale per l’Unione europea. Anche permettere alle giovani generazioni di frequentare la scuola e workshop musicali insieme aiuta a creare legami più forti tra loro, fattore molto importante visto che questi bambini sono i pilastri per il futuro delle loro società e della loro regione”.
Questo progetto fa parte dei Core Commitments for Children (gli impegni fondamentali per i bambini) colpiti da crisi. L’Unicef fornisce supporto psicosociale come parte della sua assistenza in risposta a conflitti e crisi. A causa della guerra all’ottavo anno in Siria, 8 milioni di bambini hanno attualmente bisogno di assistenza, fra cui supporto psicosociale.
“I bambini siriani hanno sopportato cose a cui nessuno dovrebbe assistere. Molti portano cicatrici invisibili. Il supporto psicosociale, anche attraverso un progetto come ‘11’, con musica e arte, ha dimostrato di aiutare i bambini a superare gli shock che hanno passato e di riconnetterli gradualmente con la loro infanzia – ha sottolineato Geert Cappelaere, direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa -. Senza questo supporto, i bambini rischiano di portarsi dietro le loro ferite aperte con gravi conseguenze da adulti”.
Nel corso della crisi, l’Unicef ha raggiunto 757.000 bambini con supporto psicosociale in Siria e nei Paesi vicini.

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