MONTEPRANDONE – Fantasia, divertimento, tradizioni e vernacolo. Mixando allegramente tutti questi ingredienti s’ottiene “A spasso con Don Alfonso nel mondo delle fiabe”: spettacolo andato in scena lunedì sera presso la sala Giovanni Paolo II di Centobuchi. L’iniziativa, organizzata dalla parrocchia del Sacro Cuore, ha visto operativi soprattutto i ragazzi de “La Fabbrica della Felicità”: gruppo che già in passato ha realizzato iniziative di piacevole intrattenimento.

Stavolta il filo conduttore era il mondo delle favole. Il parroco Don Alfonso Rosati spiega così il senso della serata: «Seguendo la traccia di grandi classici, come Biancaneve, i tre Porcellini ed i sette nani, il gruppo di giovani hanno dato sfogo alla loro fantasia, rielaborando i racconti e mettendoci anche qualche battuta in dialetto. Insieme a me, si sono messi in gioco anche qualche altro adulto. C’era un copione di massima, poi molto è stato improvvisato e la bellezza della serata è stata proprio nella spontaneità con cui venivano sfornate certe battute».

Insomma: in tempi in cui la Rete (con Google) la fa da padrona, proponendo una fruizione spesso solitaria e “standardizzata” di storie e racconti, pescati nel mare magnum di Internet, la serata di lunedì è servita per riscoprire la bellezza della condivisione del racconto orale, anche arricchito da peculiarità locali, come qualche spontanea gag vernacolare.  «Il modernismo va bene se preso a piccole dosi» chiosa Don Alfonso, sottolineando come il gruppo della “Fabbrica della Felicità” si sia attivato per vivacizzare le ultime feste natalizie e che, probabilmente, tornerà in campo nel prossimo futuro.

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