- L'Ancora Online - https://www.ancoraonline.it -

La città di San Benedetto è pronta ad onorare San Biagio e a ricordare l’antico mestiere del funaio

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche quest’anno la città di San Benedetto del Tronto, nella giornata di S. Biagio, renderà omaggio a coloro che in passato hanno svolto il mestiere di funaio, retara o canapino, professioni fondamentali nella storia dell’economia e quindi della cultura cittadina.

La festa quest’anno avrà inizio oggi, giovedì 31 gennaio, quando gli istituti scolastici cittadini conosceranno da vicino il mestiere del funaio attraverso delle visite guidate presso la ditta “Perotti Cavi”. La visita guidata proseguirà per gli studenti anche nella giornata di domani, 1 febbraio.

Nella mattinata di venerdì 3 febbraio, alle ore 11.00 presso la Chiesa Cattedrale Madonna della Marina si terrà la solenne celebrazione in onore di San Biagio.
La Santa Messa sarà presieduta da Mons. Romualdo Scarponi.
Al termine della celebrazione lo storico Giuseppe Merlini terrà la relazione: “Il giro del mondo in un sentiero: San Biagio patrono dei funai e dei canapai”.

 

L’arte del funaio a San Benedetto del Tronto fa parlare di sé già da metà ‘700 ma prende decisamente piede negli anni successivi alla fine del secondo conflitto mondiale parallelamente con l’impetuoso sviluppo della pesca. La canapa è infatti il materiale fondamentale per la realizzazione di funi e reti, prima dell’avvento dei materiali sintetici. I funai erano in maggior parte concentrati lungo il greto del torrente Albula e il loro ruolo era parte integrante di un ciclo di lavorazione estremamente articolato e che iniziava appunto dai “canapini”, coloro che avevano sulle spalle la parte più faticosa, e anche più insalubre viste le fibre rilasciate nell’aria dalla canapa, del processo produttivo.