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“Giuseppe lo sposo di Maria”, L’ultimo volume della Prof.ssa Giancarla Perotti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giuseppe lo sposo di Maria. Nelle Scritture canoniche, negli apocrifi e nei Padri della Chiesa è il titolo del nuovo libro della Prof.ssa Giancarla Perotti, edito per le Edizioni Sant’Antonio. L’autrice, laureata in filosofia e licenziata in Teologia Sacramentaria, insegna Religione Cattolica presso Istituto Professionale Alberghiero “Filippo Buscemi”. È inoltre docente di Didattica Generale presso l’ISSR “Redemptoris Mater” di Ancona

L’idea iniziale del saggio è stata quella di indagare la figura di Giuseppe e di soffermarsi in particolare su alcune questioni quali la sua paternità, i suoi dubbi sul concepimento di Maria e il suo ruolo di custode del Redentore.

Il volume intende fornire un quadro completo del padre terreno di Gesù, anche alla luce di quanto descritto nei vangeli apocrifi, senza escludere come la sua considerazione presso la comunità islamica. Da questa ampia indagine emerge la figura di un uomo con caratteristiche e valori universalmente condivisibili, che diventa fondamentale per il dialogo interreligioso e che così contribuisce favorevolmente alla redenzione di tutti gli uomini.

Il testo presenta Giuseppe, lo sposo di Maria, come la persona che ci porta direttamente alle fonti della salvezza. Maria e Giuseppe sono stati attenti ai segni di Dio, hanno ascoltato l’ispirazione dell’anima perché la Parola di Dio veniva da loro letta, ascoltata, meditata e vissuta. I due sposi intraprendono la via giusta, quella di seguire la volontà del Padre e a Lui offrono tutto, certi che non saranno abbandonati.

Dopo la scoperta che egli ha fatto riguardo il concepimento di Maria, Giuseppe si preoccupa di applicare la Legge in modo giusto e con amore perché non vuole esporre Maria pubblicamente all’ignominia. Egli è stato tormentato anche dai dubbi, che hanno disturbato la sua memoria, la sua intelligenza e i suoi sentimenti. Ma anche di fronte all’atroce combattimento interiore non si è sconvolto, anzi la sua fede è diventata certa perché, contemplando le Scritture, Giuseppe ha ricevuto la forza sufficiente per superare la paura e comprendere il disegno divino.