Di Marco Braccetti

GROTTAMMARE – «Lodiamo il Signore anche tramite queste sue creature e celebriamo tutto il nostro territorio parrocchiale, che è sul mare, ma si estende anche in campagna, dove la devozione per Sant’Antonio è particolarmente forte». Così don Roberto Melone, parroco della Gran Madre di Dio di Grottammare, ha parlato domenica mattina, in occasione della chiusura delle celebrazioni in onore di Sant’Antonio Abate: protettore degli animali domestici.
Il parroco ha aperto i portoni della chiesa agli animali che, eccezionalmente, potevano essere presenti durante la messa.
Soprattutto cani, ma anche gatti, coniglietti, criceti e qualche pennuto. La celebrazione ha visto vicino all’altare una presenza simpatica: quella della pappagallina Heidi, di proprietà dello stesso don Roberto, che lo ha affiancato durante tutto il rito ed è stata la prima ed essere aspersa d’acqua santa. Un passaggio successivo, andato in scena una piccola festa tra religione e folklore. A vivacizzare il tutto ci hanno pensato le voci e le musiche dei Cantori di Sant’Antonio: gruppo locale, impegnato a mantenere viva un’antiche tradizioni popolari. Proprio in questo periodo dell’anno, nelle aree rurali, i cosiddetti “pasquellari” cantavano a squarciagola portando la benedizione del Santo nelle stalle, nelle case, lungo le strade, sperando di essere accolti e rifocillati e di riempire la bisaccia di cibo.

Un allegro rituale che si è ripetuto anche sabato dinanzi alla Gran Madre di Dio, inframezzando le benedizioni impartite dal reverendo. La prima ha riguardato le classiche pagnottelle di Sant’Antonio: messe a disposizione dal Panificio Ciarrocchi e poi distribuite ai presenti dai chierichetti parrocchiali, in cambio di una libera offerta. Momento clou: la benedizione agli animali. Soprattutto cani, ma anche gatti, coniglietti, criceti e qualche pennuto: un vero e proprio zoo domestico composto da animali di varia taglia, arrivati coi loro padroni da tutto Grottammare e dintorni. Prima tutti insieme, poi don Roberto è passato di padrone in padrone per una benedizione “personalizzata”. Tra i fedeli c’è stata tanta soddisfazione: «Ormai per molti di noi il cane fa parte in tutto e per tutto della famiglia – è la sintesi di molti discorsi fatti dai presenti – e se una famiglia è cristiana è bello che anche il cane, in qualche modo, possa partecipare alla religiosità».

Il video è stato realizzato da Nicola Rosetti

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