Di Nazzarena Prosperi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In una festosa atmosfera di spontanea allegria che i bimbi sanno creare e gustare intensamente, la sera precedente la festività dell’Epifania, nella chiesa di San Giuseppe si è svolta la recita natalizia che il parroco Padre Valerio Valeri ha preparato con la consueta cura, coadiuvato dalle catechiste parrocchiali.
La storia messa in scena, tratta da scritti di Giusy Cento, si intitola “ Preoccupazione in cielo”. I protagonisti sono Dio Padre, alcuni angeli, alcuni profeti, Maria, Giuseppe e il bimbo Gesù.
Dio Padre, interpretato dal parroco stesso, è preoccupato perché gli uomini non capiscono quanto Egli li ami. Il figlio Gesù propone di venire lui sulla terra a spiegare direttamente l’amore del Padre. Dio accetta e attende l’evento con ansia: il figlio nascerà da una giovane donna ebrea, le vergine Maria che Egli ha scelto perché la vita di lei appartenesse solo al suo amore e a quello del figlio.
Dio Padre si commuove al pensiero del bambino… proprio come un padre normale; segue con apprensione il viaggio a Betlemme di Giuseppe e Maria e si preoccupa degli ostacoli che essi incontrano per l’alloggio.
Mentre gli angeli si pongono mille domande su ciò che sta accadendo, i profeti Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele ricordano le passate esperienze legate alla futura venuta del Messia, vissute da loro inconsapevolmente, e alle preoccupazioni di un popolo, gli Ebrei, che sembrava essersi allontanato da Dio, ma credette alla stella, alla luce che si sarebbe accesa nella notte e non avrebbe conosciuto più tramonto.
Il colloquio del Padre con i profeti si fa intimo, Dio li ringrazia per la vita che hanno dato per Lui e svela loro la sua continua presenza accanto all’uomo che lo ricerca, perché – dice – Lui non ha bisogno di niente…ma dell’amore dei figli, sì, ha tanto bisogno anche Lui.
E per spiegarsi un po’ meglio all’uomo, manda sulla terra colui che è La sua Parola, Gesù. Ricorda a Gesù che se gli ha permesso di venire sulla terra, è soltanto per amore degli uomini, figli suoi, perché dica loro che Egli è malato d’amore per essi. E dunque Il Figlio dovrà confortarli nel dolore, perdonarli nei loro errori, e, se necessario, farsi ammazzare per essi.
Nato Gesù, poiché Dio desidera andare a visitarlo nella capanna senza che nessuno se ne accorga, decide di vestirsi, Lui e i profeti, da pastori : solo il Figlio suo lo avrebbe riconosciuto. Lui lo prende in braccio e lo dona al mondo , per sempre.
A fine recita, la “commozione” del Padre è realmente penetrata nel cuore dei presenti : parrocchiani, genitori, famigliari, catechisti dei piccoli bravissimi attori, hanno seguito con attenta partecipazione ed evidente emozione lo svolgimento di una storia antica e sempre nuova.
Un vivo ringraziamento va a Padre Valerio che ogni anno si cimenta con competenza in un’ originale rappresentazione natalizia, coinvolgendo nella preparazione il mondo della catechesi parrocchiale. Un elogio a Nicola Di Pierro che ha messo in musica testi natalizi di Giusy Cento, interpretati con entusiasmo da alcuni cantori del nostro coro. Bravi, bravissimi tutti!

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