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Nuove nomine in Vaticano

“Sono grato a Papa Francesco per questa nomina, ringrazio il Prefetto Paolo Ruffini per aver pensato a me”. È il primo commento a caldo di Andrea Tornielli, dopo la nomina a direttore della Direzione editoriale del Dicastero per la comunicazione. “I media della Santa Sede hanno una lunga storia”, dichiara Tornielli in una nota del Dicastero: “Basti citare l’importanza che ha avuto Radio Vaticana in tanti frangenti più o meno recenti del nostro passato. Questi media continuano a trasmettere il messaggio dei Successori di Pietro e anche a dar voce a chi non ne ha, grazie a un’offerta in tante lingue diverse, unica al mondo. Sono convinto che ci sia sempre più bisogno di un giornalismo che racconti i fatti prima di commentarli. Un giornalismo che, nell’epoca degli slogan, sia in grado di analizzare la realtà tenendo sempre conto di tutti i suoi fattori. Cercherò di mettermi al servizio dell’articolata struttura informativa della Santa Sede e delle grandi professionalità giornalistiche e tecniche che esprime, per aiutare a comunicare, con tutti i mezzi e usando tutte le piattaforme, in modo semplice e diretto, il magistero del Papa che – come dimostrano le quotidiane omelie di Santa Marta – accompagna il popolo di Dio in ogni parte del mondo”.

“Ho appreso la notizia della mia nomina con un sentimento misto di gioia e timore, meraviglia e incredulità e soprattutto di intensa gratitudine”, dichiara Andrea Monda, appena nominato direttore de L’Osservatore Romano: “Pratico il giornalismo da oltre trent’anni e mi sono sempre occupato di tematiche culturali, religiose e teologiche, non disdegnando quel particolare ambito professionale chiamato ‘vaticanismo’, ma certamente non potevo immaginare di essere chiamato a dirigere il quotidiano della Santa Sede, quel ‘singolarissimo’ giornale come lo ha definito San Paolo VI presentandolo (in occasione del centenario del 1961), come ‘un giornale di idee’ che ‘non vuole soltanto dare notizie; vuole creare pensieri’”. “E la prima idea che mi viene mente – prosegue Monda – è che ‘L’Osservatore Romano’ è il quotidiano della Chiesa e la Chiesa è innanzitutto il popolo di Dio. Ora quindi, partendo da questo spunto, si tratta di corrispondere con spirito di servizio alla grande fiducia accordatami dal Santo Padre nell’affidarmi il compito di contribuire – attraverso la guida de ‘L’Osservatore Romano’ – al completamento della riforma del sistema della Comunicazione della Santa Sede affidata al Prefetto Paolo Ruffini. Coniugare in maniera unitaria e dinamica la diversità di mezzi e la continuità delle loro storie è la sfida che abbiamo davanti e sarebbe bello immaginare che un giornale importante e autorevole come ‘L’Osservatore Romano’ possa essere un giorno letto dai giovani di tutto il mondo che sognano un buon giornalismo. Si apre per me una grande avventura che sono felice di affrontare insieme al nuovo Direttore Editoriale, Andrea Tornielli, e ai colleghi tutti. Farò la mia parte fino in fondo per proseguire il lavoro svolto dal Professor Vian e da tutti i miei predecessori, fiducioso di poter dire anch’io, nel mio piccolo, che: ‘Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti’”. In base all’art. 9 dello statuto del Dicastero per la Comunicazione, compiti della Direzione editoriale affidata in qualità di direttore ad Andrea Tornielli sono: “L’indirizzo e il coordinamento di tutte le linee editoriali di competenza della Segreteria per la Comunicazione; lo sviluppo strategico delle nuove forme di comunicazione; l’integrazione efficace dei media tradizionali con il mondo digitale, con l’attenzione costante alla dimensione universale della comunicazione della Santa Sede”.