ROTELLA – Domenica 16 dicembre la comunità civile e quella religiosa di Rotella hanno potuto festeggiare la riapertura della chiesa di San Lorenzo. Il sindaco Giovanni Borraccini ha salutato il Vescovo Carlo Bresciani nello spazio antistante l’edificio di culto. Nel suo discorso, il Primo Cittadino ha ricordato le parole di Papa Francesco che, rivolgendosi agli amministratori dei comuni colpiti dal sisma del 2016, ha esortato a ricostruire non solo gli edifici, ma anche i cuori feriti da una così grande calamità.

Varcata la soglia della chiesa, il Vescovo Carlo è stato accolto dai numerosi fedeli e dal canto della corale parrocchiale. Prima della Santa Messa, Mirco Troiani ha ripercorso brevemente la storia della chiesa. L’Ing. Vincenzo Troiani ha sottolineato come 18 mesi per i lavori possano sembrare tanti, ma visti i tempi della burocrazia ci si può ritenere ampiamente soddisfatti, come anche per la qualità degli interventi di messa in sicurezza, resi necessari a causa delle lesioni sulla facciata e sulla volta. Unica nota negativa, la mancata tinteggiatura delle pareti interne. Infine è intervenuto il tecnico Simone Sciarroni che ha spiegato come sia stato consolidata la struttura del campanile attraverso delle fibre di carbonio e come attraverso la cerchiatura metallica dell’intero edificio si impedirà in futuro lo sfaldamento dello stesso.

Durante l’omelia, il Vescovo Carlo ha evidenziato come le letture del giorno siano in sintonia col clima di gioia per la riapertura della chiesa, una gioia che è dovuta non solo alla ricostruzione materiale di un edificio, ma soprattutto al fatto che esso sia abitato dal Dio che vuole stare con noi. È questa presenza del Signore – ha continuato il Vescovo Carlo – che ci invita a non avere paura come proclamato dal profeta Sofonia. Il terremoto ci ha sicuramente spaventati, ma grazie alla presenza del Signore non ci siamo fermati ai pur numerosi aspetti negativi, ma abbiamo saputo andare avanti. Ritirare su gli edifici è sicuramente più facile che sanare le ferite che il sisma ha inflitto alla comunità, ma è proprio questo che il Signore vuole: ricostruire la comunità.

Dalle letture di oggi – ha concluso il Vescovo Carlo – possiamo attingere i criteri per ricostruire la comunità. Abbiamo necessità di condividere i bisogni, evitando di pensare solo a noi stessi e allo stesso tempo abbiamo bisogno di esercitare in modo corretto il nostro potere. Si tratta di criteri tanto semplici quanto fondamentali perché si possa ricostruire la comunità e si possa così sperimentare la gioia che deriva dalla vita buona del Vangelo.

Al termine della Santa Messa il frastuono dei botti e un lauto rinfresco hanno continuato a caratterizzare questa giornata di gioia e di festa della comunità di Rotella che ha riavuto la sua chiesa.

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