“Le cose grandi possono farle solo i giovani e si possono fare solo da giovani”. Lo ha detto il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, nell’omelia della messa che ha celebrato ad Assisi in occasione del 35° corso di formazione nazionale del Progetto Policoro che vede riuniti, fino al 5 dicembre, 192 animatori di comunità, provenienti da 138 diocesi.

Un evento per “riflettere e pensare, per fare il punto e ripartire”. “Soprattutto, in questi giorni, con le vostre riflessioni, intendete guardare al nuovo anno, che sta per cominciare, come grande opportunità di impegno e di formazione”, ha affermato il porporato rivolgendosi ai partecipanti.
Citando il tema del corso “Osate grandi cose!”, il cardinale ha ricordato che “riprende il saluto rivolto da Papa Francesco al popolo colombiano il 7 settembre 2017”.
“Non si tratta di un invito a spronare le ambizioni personali, ma a dar voce a quelle legittime aspirazioni interiori, che spingono ognuno a dare un senso compiuto alla vita”. Riferendosi al punto 52 del Documento finale del Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani, poi, il presidente della Cei ha affermato che “davanti a voi giovani sta un mondo da capire, da vivere, da difendere contro la devastazione ecologica, da rinnovare nel campo dell’economia, da rendere più giusto e umano con l’impegno sociale e politico”. Infine, il card. Bassetti si è detto “lieto” di “questo rinnovato interesse per la ‘cosa pubblica’”, perché “attraverso l’impegno di tutti può crescere la consapevolezza che la società si può cambiare in meglio e che l’attività politica, se vissuta correttamente, può veramente cambiare il mondo e rendere la vita migliore per tutti”.

Presente per la diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto. l’Animatore di Comunità, Remigio Giannetti.

“Nel 2019, il Progetto Policoro avrà come leit-motiv la vocazione. La domanda vocazionale non è tanto ‘chi sono io?’, ma ‘per chi sono io?’”, ha spiegato invece don Bignami, direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, ricordando che “non viviamo mai la fede da soli, ci si colloca sempre in un orizzonte di comunità”. Questa, ha aggiunto, “è la visione profonda della nostra vita: ‘per chi sono io, come posso spendermi io per gli altri, in che cosa mi impegno’”. “La visione cristiana è l’impegno davanti alle difficoltà”, ha infatti chiarito il direttore Cei, sottolineando che “ai problemi più grandi della storia la risposta è ‘ci sto dentro, io ci sono, io do il mio contributo’”.
Il corso di formazione, che prevede lectio, sessioni plenarie, laboratori, celebrazioni eucaristiche, momenti di confronto e scambio con alcune buoni prassi diocesane del Progetto Policoro, si svolge nella suggestiva cornice di Assisi che, ha osservato il vescovo Domenico Sorrentino, “è per sua natura casa universale perché Francesco l’ha resa così”, un luogo “dove si impara la bellezza del lavoro, della fantasia, della speranza”.

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