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Riapertura Chiese terremotate, Vicario Generale Don Patrizio Spina: “È stata data concretezza alla speranza”

Di Patrizia Neroni

DIOCESI – Presso la Curia Vescovile di San Benedetto del Tronto, si è tenuta ieri, mercoledì 28 novembre, la presentazione del piano di riapertura delle chiese della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto danneggiate dal recente sisma.

Alcune di esse, come la Cattedrale Madonna della Marina e la Chiesa di San Giuseppe, sono già state riaperte al culto, invece per molte altre si dovrà aspettare il prossimo mese di dicembre. Il programma delle riaperture:
– 1 dicembre alle ore 17:00: riaprirà la Chiesa di San Francesco di Force
– 8 dicembre alle ore 11:00: riaprirà la chiesa di Santa Maria Assunta di Cossignano
– 10 dicembre alle ore 20.00: riaprirà la Concattedrale SS. Gregorio e Niccolò di Ripatransone
 15 dicembre riaprirà la Chiesa di San Biagio di Montemonaco
 16 dicembre alle ore 11.00: riaprirà la chiesa di San Lorenzo di Rotella
– 23 dicembre alle ore 11.00 riaprirà la chiesa di San Niccolò di Monteprandone

Presenti alla Conferenza stampa: il Vicario Generale, don Patrizio Spina, l’economo della diocesi, don Gianni Capriotti, il Responsabile del Settore Edilizia e Sisma della Diocesi l’ing. Piergiorgio Carosi, i progettisti e i rappresentanti delle imprese che hanno realizzato i lavori di ristrutturazione.

In apertura Don Patrizio Spina ha affermato: “È stata data concretezza alla speranza, quella nel vedere riaperte al culto le chiese della nostra diocesi. Anche il vescovo Bresciani, impossibilitato a partecipare per la concomitanza di altri impegni, partecipa con gioia a questo momento”. È seguito poi l’intervento di Don Gianni Capriatti:””Sono felice di questa bella riuscita, del lavoro fatto bene e con rapidità. Tutte le scadenze sono state rispettate. Questa è la dimostrazione che quando si lavora in squadra tutto funziona e funziona bene”.

Ha presto poi la parola l’ing.Carosi: “Ringrazio tutti. Tutto è riuscito come nelle previsioni. Abbiamo trovato i fondi, imprese competenti e serietà. Come ha detto don Gianni, la collaborazione è fondamentale. Devo ringraziare anche l’Ufficio della Ricostruzione di Ascoli Piceno che ci ha aiutato fin dall’inizio.
Per esempio, alcune chiese della diocesi che sono presenti in Abruzzo dipendono dall’Ufficio per la Ricostruzione di Teramo e lì le riparazioni stanno proseguendo più lentamente perché l’Ufficio per la Ricostruzione ha altri tempi di lavoro.
Abbiamo sempre agito con trasparenza, tutto è chiaramente documentato nei resoconti, parliamo di numeri, di fatti, non di fantasia; in tutto sono stati impiegati un milione e ottocentomila euro distribuiti in sei chiese, alcune hanno avuto bisogno di maggiore manutenzione rispetto ad altre.
I fondi sono stati calcolati in base alle riparazioni dei danni causati dal sisma, se in alcune chiese ci sono state migliorie, i fondi necessari provengono dalla diocesi che ha cofinanziato le opere.

La diocesi ha finanziato per circa 120.000€.
Le imprese hanno ricevuto i compensi solo per le riparazioni, non per abbellimenti o migliorie di vario genere. Non so se è stata fortuna, non so se è stato perché le imprese si sono concentrate su un solo lavoro, ma i risultati sono stati fantastici, tutte le imprese sono state brave e preparate. Nella gara di appalto abbiamo inserito tutte imprese della zona, ma non ci siamo limitati a scegliere solamente con il criterio al ribasso. Abbiamo scelto anche in base a molti altri criteri: gli anni di fondazione dell’impresa, il numero di operai a disposizione, il tipo di impianti a disposizione, in quale settore l’impresa ha lavorato, se ha o meno certificazioni per agire su Beni Culturali come in questo caso le chiese e tanto altro”.

Le ditte coinvolte sono state: l’impresa “Acciarri Costruzioni” di Montalto Marche con progettista ing. Luciano Augello, “l’impresa F.lli Rinaldi” di Ascoli Piceno con progettista ing. Tiziano Di Giacinti arch. Donatella D’Addazio, l’impresa “Gaspari Gabriele” di Ascoli Piceno con progettisti arch. Eugenio Cellini e l’ing. Luciano Amabili, l’impresa “Iacoponi & C.” di San Benedetto del Tronto con progettisti ing.Vincenzo Troiani e ing. Simone Sciarroni, l’impresa Edilizia “Azzacconi” di San Ginesio  (MC) con progettista ing. Gianni Capriotti, impresa “Sparti Geom. Walter” di Ascoli Piceno con progettisti ing. Benedetta Marcozzi e arch. Gloria Marcozzi.

L’ing. Carosi ha proseguito affermando: “In tutta la diocesi ci sono state circa quaranta chiese danneggiate dal terremoto, miriamo alla loro riparazione, ma come potete comprendere non basterà un anno a risistemare tutto. A Montelparo per esempio ci sono quasi tutte le chiese chiuse, la prima sarà riaperta tra un pò, inoltre per le chiese più interne per motivi climatici si sono scelte date in prossimità della primavera.
Per riprendere i lavori aspettiamo che esca la nuova ordinanza con le linee guida da seguire. Voglio ringraziare anche l’arch. Miriam Pompei e l’arch. Domenico Cardamone che hanno seguito i vari cantieri”.

Anche i rappresentanti delle imprese coinvolte hanno espresso la loro opinione riguardo questa esperienza: “Noi abbiamo lavorato in squadra e ci siamo consultati, certo ognuno ha fatto del proprio meglio, ognuno è stato spinto da una sana competizione, ma è solo il motore per agire, in fondo ci è piaciuto collaborare, si è creata una sintonia, un’esperienza diversa da come siamo soliti lavorare. Abbiamo riparato chiese che appartengono al nostro territorio, che appartengono alla nostra storia, molti episodi della nostra vita sono legati a questi territori, a queste chiese.
Riuscire a ripararle è stata per noi una soddisfazione come impresa, ma anche un piacere personale. ”.