Un “martirio dell’amore”, perché “questo amore, lungi dall’essere ‘disincarnato’, si esprimeva concretamente attraverso la relazione rispettosa vissuta giorno per giorno con i vicini, musulmani, del monastero”. Lo scrive il card. Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei santi, nella prefazione del libro “Semplicemente cristiani. La vita e il messaggio dei beati martiri di Tibhirine” (ed. Lev), che sarà presentato oggi a Palazzo Pio, in Vaticano.Il testo è scritto dal giornalista François Vayne e da padre Thomas Georgeon, postulatore della causa di beatificazione dei martiri dell’Algeria. “Ogni capitolo mette in rilievo una delle sette figure, aiutandoci ad approfondire diversi temi che illustrano sotto vari aspetti la stessa realtà spirituale: Christian, Christophe, Luc, Michel, Célestin, Paul e Bruno non avevano scelto di essere martiri, avevano soltanto scelto di amare!”, sottolinea il porporato.
Il card. Becciu parla anche di “martirio della fraternità o della solidarietà quotidiana, specialmente in quel periodo di violenza”. Guardando alla “forza del messaggio di Tibhirine oggi per la Chiesa”, il cardinale spiega che “consiste nell’invito a collocare la dimensione spirituale al centro di ogni azione familiare, sociale”. Infine, il prefetto della Congregazione vaticana presenta “l’eredità che ci trasmettono questi fratelli monaci”: “Questa ‘irrigazione’ interiore della vita in tutte le sue dimensioni”.

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