“Il Libano è più piccolo della Calabria ma da anni riceve un milione e 200mila profughi siriani. Una situazione simile accade in Giordania e in Turchia. Altri profughi sono sparsi in Europa. Oltre 7 milioni sono gli sfollati in Siria”. Sono alcuni degli esempi della situazione in Medio Oriente relativamente al problema dei profughi e dei rifugiati che fonti Onu portano oggi a Torino all’incontro “La fine del Medio Oriente e il destino delle  minoranze”. “Non riusciamo più a contare i morti in Siria – è stato rilevato -, mentre i bambini non sanno leggere e scrivere l’arabo, ma sanno distinguere da dove arriva un colpo di mortaio”. Per far capire ancora di più il caos, è stato ricordato che sono 98 i gruppi che attualmente si stanno combattendo. In questo ambito, il ruolo dell’Onu sta nella “forza delle parole e del diritto che usiamo per far trovare alle parti in conflitto dei punti in comune sul futuro della Siria. Tenendo conto che quanto avviene in Siria è un conflitto globale e diversi livelli”.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *