La Caritas diocesana

DIOCESI – Domenica 18 novembre 2018 si celebra la II Giornata Mondiale dei Poveri che ha come tema le parole del Salmo 34:  “Questo povero grida e il Signore lo ascolta”.

Il contenuto del Messaggio di papa Francesco si sviluppa intorno a tre verbi: “gridare”, “rispondere” e “liberare”.

GRIDARE.  Lungo il cammino della vita, sui sentieri della storia, come ai tempi di Gesù, ci sono tante persone ai margini della strada, come Bartimeo,  che urlano  il loro dolore.  E’ un grido che attraversa i cieli e giunge al cospetto di Dio, ma spesso non arriva alle nostre orecchie. Anzi spesso si sentono voci di rimprovero e inviti a tacere e subire.

E’ il silenzio dell’ascolto ciò di cui abbiamo bisogno per riconoscere la loro voce. Se parliamo troppo noi, non riusciremo ad ascoltare loro(cfr n. 2).

Le nostre comunità potrebbero valorizzare o istituire, ove non ci fosse, magari a livello zonale, il CENTRO DI ASCOLTO CARITAS, come segno e richiamo a mettersi innanzitutto in ascolto di chi soffre, è solo, emarginato. Sarebbe opportuno avere anche l’OSPO. I volontari possono poi impegnarsi a partecipare agli incontri di formazione promossi dalla Caritas diocesana proprio sul tema della relazione e della comunicazione.

RISPONDERE. Il grido attende sempre una riposta. Nella storia della salvezza Dio interviene per curare le ferite dell’anima e del corpo, per rimettere in piedi i suoi figli. Chiunque crede in Lui è chiamato a fare altrettanto.

La Giornata Mondiale dei Poveri intende essere una piccola risposta che dalla Chiesa intera, sparsa per tutto il mondo, si rivolge ai poveri di ogni tipo e di ogni terra perché non pensino che il loro grido sia caduto nel vuoto (cfr n. 3).

Le nostre comunità potrebbero celebrare la Giornata Mondiale del Povero “all’insegna della gioia per la ritrovata capacità di stare insieme”, vivendo l’Eucaristia domenicale e condividendo il pasto. Potrebbe essere l’inizio di tanti altri gesti di condivisione tra famiglie e nella parrocchia. In un contesto segnato sempre più dalla paura dello straniero, sarebbe bello porre segni di vicinanza e fraternità  preparando insieme  cibi etnici. Più importante del servizio è la condivisione perché nessuno è così povero da non poter offrire qualcosa! Sarebbe bello coinvolgere il Consiglio Pastorale, i gruppi, ma anche associazioni e realtà che nel territorio accompagnano famiglie e persone in difficoltà.

LIBERARE. Dio interviene tendendo la sua mano verso l’uomo umiliato, offrendo prossimità e accoglienza, dignità e tenerezza. Egli offre una vicinanza concreta e tangibile attraverso percorsi di liberazione.

“Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri, in modo che essi possano integrarsi pienamente nella società; questo suppone che siamo docili e attenti ad ascoltare il grido del povero e soccorrerlo» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 187).

Le nostre comunità potrebbero sostenere le case di accoglienza per papà separati, giovani senza lavoro e donne, attraverso la collaborazione con alcune persone competenti nell’equipe che le animano e sostenendole economicamente attraverso le raccolte di avvento e quaresima. Sono ‘opere segno’ che vogliono richiamare l’attenzione delle istituzioni e della società su alcune problematiche emergenti.

Papa Francesco conclude il suo messaggio con un invito rivolto a tutti: “I poveri ci evangelizzano, aiutandoci a scoprire ogni giorno la bellezza del Vangelo. Non lasciamo cadere nel vuoto questa opportunità di grazia. Sentiamoci tutti, in questo giorno, debitori nei loro confronti, perché tendendo reciprocamente le mani l’uno verso l’altro, si realizzi l’incontro salvifico che sostiene la fede, rende fattiva la carità e abilita la speranza a proseguire sicura nel cammino verso il Signore che viene”. Accogliamolo!

In diocesi si proporrà le seguenti iniziative:

  • Due incontri di formazione per i volontari col dott. Francesco Morgese dalle 18.00 alle 22.00 venerdì 9 novembre 2018 su “Come affrontare situazioni complesse: problem solving  e strategie di coping” e venerdì 14 dicembre 2018 su “La comunicazione efficace”
  • Celebrazione Eucaristica e pranzo di fraternità domenica18 novembre 2018, alle ore 12.15, presso la sala Polivalente della Caritas diocesana.

Verrà anche distribuita una locandina e una preghiera da consegnare ai fedeli.

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