Di Lara Facchini

– La storia di Riccardo
– l’autismo e il metodo ABA
A tu per tu con Ambra Guidotti
A tu per tu con Ambra Guidotti (seconda parte)
La testimonianza di Tiziana e Mirko genitori di Manuel

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pubblichiamo una testimonianza per la nostra rubrica “I figli: dono di Dio”.

Sono cresciuta con una cugina, molto più grande di me, con sindrome di down, e per gioco lei mi insegnava a scrivere e io le facevo ginnastica a lei a casa (inventando esercizi) perchè io facevo atletica e lei non poteva.
Non avevo competenze per farlo, ero una bambina, agivo d’istinto, ma noi due ci capivamo sempre.
Cosi già da piccola ero orientata ad avvicinarmi all’ambito riabilitativo forse.
Ho studiato osteopatia a pescara, e nei 5 anni di studio ho avuto la possibilità di lavorare con neonati in reparto di neonatologia e bimbi neurologici.
Iniziavo ad osservare il bambino e iniziavo a notare come il bambino avesse un potenziale enorme, sorprendente la loro risposta naturale al trattamento immediata.
Quando mi trovo a lavorare con il bimbo disabile sento un energia vitale, e spesso mi accorgo che sono loro a far crescere me.
Ho iniziato cosi a voler approfondire gli studi in questo ambito perchè sentivo che tanto c‘è da fare. Ed è allora che è arrivata la proposta di diventare terapista dall’associazione “Michele per tutti”, dove cerchiamo di fare diagnosi precoce, sostenere le famiglie e riabilitare il bambino Dis-Abile. mentre lavoro mi pongo degli obiettivi con ognuno di loro, cerco di far emergere tutto il potenziale d’azione innato che il bambino ha. E, con frequenza, costanza, qualità e passione ,con dolce fermezza, le conquiste arrivano.
Camminiamo insieme ma in maniera indipendente, lui costruisce la sua autonomia, io e i genitori collaboriamo e siamo i suoi educatori, perchè è proprio l educazione che che può avere una valenza positiva o negativa sul futuro del bambino
Quando lavoro o torno dal lavoro mi sento valorizzata, continuo a studiare e a ricercare perché un lavoro fatto con qualità e passione ponendosi degli obiettivi penso sia il segreto delle terapie di successo.
Nessun bambino ha dei limiti.
A.Einstein diceva “ chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo” e io con i miei bimbi ce la stiamo facendo con costanza, frequenza e qualità perchè quando ti prendi cura di un bambino disabile o non puoi solo vincere

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