Nel mondo 131 milioni di ragazze nel mondo sono fuori dalla scuola; una ragazza su tre, rispetto a un ragazzo su sei, tra i 15 e i 29 anni, non lavora, non riceve un’istruzione o corsi di formazione. Inoltre a livello globale circa 15 milioni di ragazze adolescenti tra i 15 e i 19 anni sono state costrette a rapporti sessuali o altri tipi di violenza sessuale durante la loro vita e ogni 3 minuti un’adolescente viene contagiata da Hiv. Sono i dati allarmanti resi noti dall’Unicef alla vigilia della Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze che ricorre domani 11 ottobre. Più esposte a rischi e abusi sono le giovani escluse dal mondo del lavoro, sempre più trasformato da innovazione e automatizzazione. Di qui la necessità di consentire loro di svilupparsi come lavoratrici qualificate. Per questo, secondo Unicef, la comunità globale dovrebbe fornire una programmazione su larga scala sia nel settore pubblico che in quello privato per promuovere istruzione, competenze e formazione adeguata al mercato per le ragazze; migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento per consentire loro di sviluppare competenze di base necessarie per la vita e il lavoro; combattere gli stereotipi, le norme sociali e modificare i pregiudizi per consentire alle ragazze di avere le stesse opportunità di apprendimento e di carriera dei ragazzi. E ancora: incoraggiare, favorire l’empowerment e creare spazi per le giovani donne per considerare opportunità di carriera nel mondo di lavoro digitale; ampliarne la partecipazione nei corsi di apprendimento Stem (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica); creare iniziative di orientamento, apprendistato, tirocini e formazione all’imprenditorialità; favorire l’accesso alla finanza e allo sviluppo di impresa per le imprenditrici donne.

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