Ricostruire la fiducia nelle istituzioni nazionali, la fiducia tra gli Stati e la fiducia nell’ordine globale basato sulle regole: è l’auspicio del segretario generale delle Nazioni, Unite António Guterres, in apertura della 73ma Assemblea generale. Nel suo discorso Guterres ha invitato i leader mondiali ad essere “custodi del bene comune e promotori di un sistema di governo multilaterale, rafforzato e rinvigorito anche da ulteriori riforme”. Parla di doveri il segretario generale e di impegni perché “non c’è modo di procedere, se non con un’azione collettiva, di buonsenso per un ordine basato sulle regole con al centro le Nazioni Unite”. Accanto alle sfide politiche non gli sono estranee quelle che si trovano ad affrontare le persone comuni e l’intero pianeta. Nel suo discorso, infatti, sono inclusi i conflitti apparentemente senza fine in Siria e Yemen, la sofferenza dei Rohingya, la minaccia del terrorismo, l’uso di armi chimiche, ma anche l’aumento delle disuguaglianze e della “discriminazione demagogica” che miete vittime soprattutto tra migranti e rifugiati, nel contesto di una cooperazione internazionale chiaramente insufficiente. “Dobbiamo andare avanti sulla base dei fatti, non della paura: sulla ragione, non sull’illusione. La prevenzione deve essere al centro di tutto ciò che facciamo”, ha sottolineato Guterres evidenziando particolarmente due problemi che definisce “epocali”: il cambiamento climatico e i rischi dei progressi tecnologici. Nel suo discorso è tornato a sottolineare l’urgenza di tener fede agli Accordi di Parigi e alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e ha annunciato la convocazione di un vertice sul clima il prossimo settembre, per riunire paesi e città, ma anche leader politici, imprenditori, esponenti della società civile, “per concentrarsi sul nocciolo del problema”. In conclusione, Guterres ha ricordato le parole dell’ex segretario generale Kofi Annan, quando ripeteva che il mondo condivide un destino comune e che tutti possono dominarlo, solo se lo affrontano insieme. “Dobbiamo rinvigorire il nostro progetto multilaterale – ha ribadito il segretario generale -. Il nostro futuro si basa sulla solidarietà e dobbiamo difendere la dignità di ognuno e di tutti”.

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