“L’Italia, così come è ora, è sempre meno un Paese per giovani”. Ne è convinto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, che rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione dell’incontro dei giovani italiani con il Papa, in vista del Sinodo, ha fatto notare che oggi “si fa fatica a trattenere i giovani”. Nel nostro Paese, infatti, “si stanno invertendo i tempi come nel passato i nonni dei nostri ragazzi migravano per lavoro, poi c’è stata la generazione del benessere che ha caratterizzato i loro genitori. Adesso i giovani sono tornati a fare quello che facevano i loro nonni”. L’Italia, inoltre, è diventato per il presidente della Cei un Paese che “fa fatica ad accogliere i migranti che vengono dal Sud del mondo spinti da guerra e povertà. Il fenomeno migratorio è così complesso, strutturale e non emergenziale, che vede coinvolta non solo l’Europa, ma tutto il mondo”. “Un fenomeno che viviamo anche noi”, ha affermato Bassetti: “I nostri giovani spariscono, non ci sono più, si laureano a pieni voti e se ne vanno”. “Se vogliamo costruire un futuro a misura di giovani, dobbiamo tenere conto anche di questi problemi”, il grido d’allarme del cardinale. Per l’incontro dell’11 e del 12 agosto con il Papa, ha annunciato don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Cei per la pastorale giovanile, “sono stati coinvolti anche i ragazzi migranti presenti sul nostro territorio, aiutandoli nelle spese e attrezzandoli con un paio di scarpe adatte. Stanno ancora camminando per convergere a Roma”, insieme a decine di migliaia di loro coetanei.

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