Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – Si festeggiava oggi a Montelparo il co-patrono del paese: San Paolino Martire.
Le usanze, consolidate nel tempo da anni immemori (il corpo santo arrivò nella sede naturale della Chiesa di Sant’Agostino intorno al 1700) volevano che l’urna del Santo fosse portata in processione per le vie del paese.
Dall’anno scorso, quello del post terremoto, tutto questo non è possibile farlo.
L’urna, che contiene il corpo, e le reliquie di San Paolino sono ospitate nella minuscola chiesa dei Santi Pietro e Silvestro che, come questa, ha dovuto ospitare tantissime altre opere d’arte un tempo collocate nelle varie chiese del paese ora tutte impraticabili proprio per i danni provocati dal sisma!
Le difficoltà di movimento in tali ristrettezze hanno sconsigliato qualsiasi tentativo di rimuovere una così preziosa reliquia.
La cerimonia di oggi, tuttavia, è stata incentrata dal Priore Parroco, Agostino MAIOLINI, nel ricordo della ricorrenza con conseguente benedizione, ai fedeli, compiuta con una delle reliquie del Santo.
Chi avesse voluto, alla fine della messa, poteva avvicinarsi all’altare e onorare la reliquia stessa!
E, a proposito di San Paolino, è proprio di questi giorni una fitta corrispondenza del Dottor Massimiliano Ghilardi (archeologo tardoantichista e direttore associato dell’Istituto Nazionale di Studi Romani che si occupa principalmente di storia e topografia di Roma tardoantica e della riscoperta, in ottica controriformista, delle antichità cristiane nella prima età moderna) che è lo stesso che si portò a Montelparo, nel Gennaio 2012, per meglio conoscere la storia di questo Santo Paolino e dare una risposta definitiva alle tante domande che da sempre ci si è posti.
Da allora il Ghilardi ha proseguito a occuparsi dei corpi santi sparsi in Italia, ma non solo.
Ora, per completare il suo lavoro (oramai a buon punto), ha chiesto una nostra fattiva collaborazione circa alcune foto ravvicinate al corpo del Santo, che è stata ovviamente subito concessa.
Egli, ricevuto quanto richiesto ci ha subito risposto dicendo:
-“Grazie davvero. Grazie per avermi fatto conoscere, tramite le foto, anche la nuova “casa” di Paolino. Davvero grazie per tutto quanto inviato: esattamente ciò di cui avevo bisogno!………….Ancora grazie di vero cuore, un saluto affettuoso che ti prego di estendere a tutti gli amici montelparesi e al nostro grande Santo……! E, da Roma, domenica festeggerò con voi, con il cuore e le preghiere, il nostro san Paolino!”

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