SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Grande festa in Città per la riapertura della centralissima chiesa di San Giuseppe, officiata dai padri Sacramentini. L’edificio sacro, a causa degli eventi sismici del 2016 è stato dichiarato inagibile e solo dopo un lungo intervento di consolidamento delle strutture e la relativa messa in sicurezza è stato riaperto al pubblico.

I fedeli si sono ritrovati alle 18.30 di sabato 30 giugno nel Santuario dell’Adorazione di via Crispi e da lì ha preso il via una breve processione che ha riaccompagnato nella chiesa colpita dal terremoto il venerato simulacro di San Giuseppe. Oltre a tutta la comunità dei Sacramentini, erano presenti varie autorità militari e civili. Grande è stata la commozione per i fedeli quando si sono aperti i battenti della chiesa e la statua di San Giuseppe ha fatto il suo ingresso. I vigili del fuoco hanno provveduto a ricollocare la statua del santo sulla sommità del tabernacolo, dove è usualmente esposta alla venerazione dei fedeli.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vescovo Carlo il quale nell’omelia ha ricordato come spesso nella vita ci rendiamo conto dell’importanza delle cose quando le perdiamo e così è stato anche per questo luogo di culto: tutti abbiamo colto la sua importanza proprio quando a causa del terremoto non l’abbiamo potuto frequentare. Mons. Bresciani ha poi evidenziato come la chiesa fatta di mattoni sia la casa della Chiesa fatta di persone: l’edificio materiale è simbolo di quello spirituale. Attingendo dalla seconda lettura, tratta dalla seconda lettera di San Paolo ai Corinzi, nella quale l’apostolo esorta i cristiani greci a prendere esempio da Gesù che si fece povero perché noi ci arricchissimo della sua grazia, il Vescovo Carlo ha invitato a farci imitatori di Gesù, mettendo in comune i beni materiali e quelli spirituali.

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