“Non diffidare o lasciare in balìa delle onde chi lascia la sua terra affamato di pane e di giustizia”. È uno degli imperativi con cui il Papa ha concluso il suo discorso ai Maestri del Lavoro, ricevuti oggi in udienza in Aula Paolo VI. Ai 600 partecipanti, Francesco ha affidato come “guida” le beatitudini di Gesù nel Vangelo di Matteo. “Ci portino a guardare sempre con amore a Gesù stesso, che le ha incarnate nella sua persona”, le parole del Papa: “Ci mostrino che la santità non riguarda solo lo spirito, ma anche i piedi, per andare verso i fratelli, e le mani, per condividere con loro. Insegnino a noi e al nostro mondo a non diffidare o lasciare in balìa delle onde chi lascia la sua terra affamato di pane e di giustizia; ci portino a non vivere del superfluo, a spenderci per la promozione di tutti, a chinarci con compassione sui più deboli”. “Senza la comoda illusione che, dalla ricca tavola di pochi, possa piovere automaticamente il benessere per tutti”, ha concluso: “Questo non è vero”, ha denunciato a braccio.

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