Hanno annunciato la decisione di abbandonare gli investimenti in combustibili fossili la Caritas Internationalis, tre banche cattoliche tedesche (Bank Im Bistum Essen eG, Pax Bank e Steyler Ethik Bank con un bilancio totale di circa 7,5 miliardi di euro), diocesi e realtà cattoliche da tutto il mondo. La notizia è stata diffusa dal Global catholic climate movement (Gccm) in concomitanza con la “Giornata della terra” del 22 aprile. “I poveri soffrono molto a causa della crisi climatica e i combustibili fossili sono i principali motori di questa ingiustizia. Ecco perché Caritas Internationalis ha deciso di non investire più” in questo settore, “incoraggiando le organizzazioni membro ed altri gruppi ed istituzioni della Chiesa a fare lo stesso”, ha dichiarato il presidente di Caritas Internationalis, il card. Luis Antonio Tagle. A rispondere all’appello sono anche l’arcidiocesi di Lussemburgo, l’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno e la Communauté Mission de France. Secondo l’arcivescovo di Lussemburgo, Jean-Claude Hollerich, che è anche presidente di Giustizia e pace Europa e della Commissione degli episcopati della Comunità europea, “il disinvestimento costituisce un mezzo importante per la Chiesa di dimostrare leadership” nel contesto dei cambiamenti climatici. L’impegno cattolico congiunto per il disinvestimento dai combustibili fossili è stato coordinato dal Gccm sul cui sito è disponibile l’elenco del partecipanti all’iniziativa (catholicclimatemovement.global).

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