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COSSIGNANO Non possiamo che essere orgogliosi di essere stati la tua prima grande famiglia, di aver condiviso con te, fatiche, progettualità, dispiaceri, soddisfazioni” Con queste parole si è aperta la lettera del consiglio pastorale parrocchiale di Cossignano a Don Nicola Spinozzi.

Consiglio pastorale: “ogni gioia che abbiamo visto stampata sul tuo viso, dopo anche una piccola conquista, diventava la nostra, sei stato in mezzo a noi come fratello tra fratelli! È impossibile racchiudere in poche parole l’esperienza di questi anni. Quello che stiamo vivendo è, per noi, un evento storico, carico di emozioni e sensazioni contrastanti: dispiacere, tristezza.
Forse non è così per tutti ma lo è per noi che abbiamo tentato insieme di far crescere la nostra comunità. Ci siamo sforzati di ricordare i momenti più significativi di questi 11 anni, gli incontri, le preghiere, le lectio, le omelie, le adorazioni, i campi scuola, le feste … ma è stato impossibile fermare l’attenzione su qualcosa di preciso, perché tantissimi ricordi affiorano nella nostra mente e riempiono i nostri cuori, sappiamo solo che è stato bello stare insieme.

Hai sempre voluto che al di sopra di tutto vi fosse la comunione e ci hai invitato ad aprire il cuore, continuamente, perché la vita di comunità può essere bellissima solo se vissuta nella semplicità e nella fede. Ci hai insegnato che anche quando tutto sembra sgretolarsi … l’amore di Dio, la sua infinita misericordia, resta.

C’è una parola nel nostro vocabolario che prende tutt’altro significato in circostanze particolari come quella che celebriamo oggi. La parola è grazie. Abbiamo ringraziato Iddio nella celebrazione dell’Eucarestia. Questa semplice parola che abbiamo rivolto a Dio, la rivolgiamo, con la stessa intensità, anche a te, Don Nicola, che, chiamato a svolgere il tuo ministero sacerdotale in altra sede lasci questa parrocchia che hai gestito con grande solerzia pastorale, con amore e che hai cercato di far crescere…. non abbiamo certo dimenticato da dove siamo partiti. Ci hai insegnato, come dice San Paolo, che “la carità non avrà mai fine,  …” Grazie! per il cammino fatto insieme; Grazie! per i valori che ci hai trasmesso: cristiani, umani, sociali, e che continueranno a tracciare anche il nostro cammino futuro.

Noi ti diciamo grazie non solo per quello che hai fatto per la nostra Chiesa di mattoni, vogliamo ricordare solo alcune di queste opere realizzate in ordine di tempo, la sistemazione del locale cinema, la pulizia della Chiesa Parrocchiale con l’allestimento della Cappella Feriale, la sistemazione dei locali nella casa canonica da adibire ad aule di catechismo, la sistemazione dei locali siti in piazza Garibaldi e Via Verdi, il riscaldamento nella Chiesa Parrocchiale, e i progetti in corso di realizzazione, quali la sistemazione del campetto Parrocchiale e della Chiesa Parrocchiale danneggiata dal sisma, progetti e finanziamenti approvati e forse la realizzazione del Centro di Comunità. Vogliamo soprattutto ringraziarti per tutto quello che sei stato per ciascuno di noi tuoi collaboratori, con i tuoi consigli, con la tua imponente presenza al nostro fianco, per aiutarci a crescere nella fede. Abbiamo visto crescere questa “chiesa” in mezzo a tante difficoltà difronte alle quali tu ci hai sempre spinto ad andare avanti, perché alla fine il bene avrebbe sempre trionfato. Con te abbiamo condiviso preoccupazioni e gioie, con te abbiamo lottato costantemente contro tutti gli ostacoli, con te abbiamo sperato e creduto. Ora ci lasci capaci di camminare, di muoverci, di riflettere, capaci anche di crescere come comunità, sì “comunità cristiana” che si fonda sulla Parola di Dio, sui sacramenti, sulla fraternità, dove si è liberi di esserci o non esserci, dove non si è ricattati o ricattabili. Ti promettiamo che continueremo con le stesso entusiasmo e con la stessa dedizione, insieme al nostro amministratore parrocchiale” senza dimenticare le esperienze passate, che coltiveremo nel nostro cuore perché in fin dei conti il passato fa parte della nostra storia. Noi non ti lasceremo solo, ti accompagneremo con la nostra preghiera costante, con in noi la memoria di tutto quello che ci hai dato. Ma non ti illudere, non ti libererai mai di noi, perché quando avremo voglia di vederti o sentiremo nostalgia di te, sapremo dove trovarti.

Certo non possiamo terminare queste parole senza dirti che anche noi ti domandiamo perdono per non aver saputo sempre far tesoro dei tuoi consigli. La nostra comunità, per cui tanto ti sei speso, non ha forse raggiunto, per tante ragioni e per tante remore, il traguardo che tu avevi fissato. Siamo consapevoli che ciò ti ha procurato non poca sofferenza. E siamo certi che tu ci perdonerai.

Grazie, don Nicola! Un abbraccio fraterno”

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