Di Silvio Giampieri

RIPATRANSONE – La domenica delle Palme è stata l’occasione per la comunità di Ripatransone di salutare il suo amministratore parrocchiale Don Gian Luca Rosati, il quale diventerà parroco della parrocchia Cristo Re di Porto d’Ascoli. Al termine della celebrazione i bambini più piccoli hanno preparato appositamente un canto per far festa, mentre alcuni catechisti hanno letto dei pensieri per esprimere la loro gratitudine. Riportiamo le parole di un giovane per lasciare esprimere in modo diretto i sentimenti e lo stato d’animo che vissuti in questa circostanza.

Caro don Gianluca o meglio “Dongi”,

ciò che sto per leggere è stato dettato dal bisogno di tutti noi catechisti di dirti “grazie”.

Grazie per averci insegnato a saper stare insieme, ad amarci l’un l’altro come tu hai fatto con noi.

Grazie per aver riacceso in noi, in maniera molto più accentuata, il fuoco della fede, suggerendoci il modo per non farlo mai spegnere.

Grazie per averci aiutato anche in situazioni non ecclesiastiche, come farebbe il più fidato degli amici. Grazie per aver sopportato le difficoltà di questa comunità, risolvendole come sola una persona saggia avrebbe saputo fare.

Grazie per essere stato una guida spirituale per noi giovani, dedicando tempo e cultura al nostro percorso cristiano.

Alla parola Grazie È però doveroso affiancare le parole “scusa” e “Per favore”, riprendendo il discorso del nostro Papa Francesco.

Scusaci se a volte non abbiamo messo in pratica i tuoi insegnamenti, non comportandoci da bravi cristiani. Scusaci perché non siamo stati sempre capaci di mettere in dubbio ciò che facevamo non testimoniando l’ umiltà che ci hai sempre trasmesso.

Scusaci per tutte le volte che ingenuamente ti abbiamo deluso.

E infine per favore non dimenticarci come noi non dimenticheremo te, un grande pastore, un punto di riferimento e soprattutto  un amico, sempre presente e pronto a sostenerci. Rimarrai un capitolo importante delle nostre vite a cui poter sempre attingere nei momenti più difficili.

Non vogliamo che sia un “addio”, ma un grandissimo “arrivederci”.

Personalmente ci tenevo a ringraziarti per tutti i momenti passati insieme. In questi anni ne abbiamo passate tante: non dimenticherò mai tutte le volte che mi hai aiutato nei periodi più bui della mia adolescenza. Sei stato uno dei più fidati amici Dongi, una delle poche persone a cui ho sempre detto tutto ciò che mi capitava nella vita quotidiana, e non c’è stata una singola volta in cui tu non hai saputo trovare le parole giuste per sollevarmi e consigliarmi. Non dimenticare mai tutte le risate causate dei motivi più sciocchi, i siparietti creati alle cene o ai campi scuola, regalando sorrisi a chiunque fosse intorno a noi. In un certo senso mi ha insegnato a pensare e comportarmi in maniera eticamente giusta, cambiando in questi anni la mia mentalità, e di questo te ne sarò sempre grato.

Grazie di tutto Amico mio, alla prossima!

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