La Chiesa è impegnata, con iniziative e progetti, a promuovere concretamente lo sviluppo umano integrale, in ogni luogo. L’8xmille infatti non serve solo a mantenere i sacerdoti: “Solo un terzo è usato per questo scopo, un altro terzo per esigenze di culto e pastorale ed un terzo per la carità in Italia e nei Paesi poveri”, ricorda don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore del Terzo mondo, in un’intervista al sito della Campagna Cei “Liberi di partire, liberi di restare”. Per i Paesi del Terzo Mondo, vengono impegnati “85 milioni ogni anno per progetti di formazione e di sviluppo sociale al fine di promuovere lo sviluppo umano integrale delle persone e delle comunità locali”, afferma il responsabile del Servizio Cei. “Solo nel 2017 – rileva – sono stati finanziati 527 progetti in 66 Paesi coinvolgendo 456 enti. Si tratta di progetti agricoli, scuole, università, ospedali e corsi di formazione”. Inoltre, aggiunge, “con la campagna ‘Liberi di partire, liberi di restare’ altri 30 milioni sono impegnati per progetti che nei Paesi di partenza, di passaggio e di arrivo dei migranti, in particolare dei minori non accompagnati e delle vittime della tratta di esseri umani”. “Ad oggi sono stati impegnati già 5 milioni e 600mila euro per 10 progetti distribuiti sulle tre fasce”, evidenzia don Di Mauro. Senza dimenticare che, conclude, “sono all’esame del Tavolo Migrazioni (che comprende il Servizio interventi caritativi per il Terzo Mondo, la Caritas Italiana, Migrantes, Missio, l’Apostolato del Mare) circa 40 progetti provenienti dalle diocesi italiane”.

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