Di Simone Gasperi

DIOCESI – “Il nostro Padre celeste ascolta sempre i suoi figli che gridano a Lui nel dolore e nell’angoscia, «risana i cuori affranti e fascia le loro ferite» (Sal 147,3). Rivolgo un accorato appello perché anche noi ascoltiamo questo grido e, ciascuno nella propria coscienza, davanti a Dio, ci domandiamo: che cosa posso fare io per la pace? Sicuramente possiamo pregare ma non solo. Ognuno può dire concretamente no alla violenza per quanto dipende da lui o da lei. Perché le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie mentre lavorare per la pace fa bene a tutti!”

Con le parole di Papa Francesco, dell’Angelus di domenica 4 Febbraio, nel quale aveva esortato i fedeli a vivere una giornata di preghiera per la pace nel mondo, in particolare per le popolazioni del Congo e Sud Sudan, è iniziata l’esperienza della I Stazione Quaresimale.

La I stazione quaresimale è stata animata dalla Vicaria San Giacomo della Marca e si è tenuta a Villa Rosa di Martinsicuro. La celebrazione ha avuto inizio presso la Chiesa Santa Maria Bambina dove con il canto “Ti Saluto o Croce Santa” e con le parole di Sant’Agostino i fedeli sono stati introdotti alla preghiera dal vescovo Carlo Bresciani. Terminato questo breve momento è iniziato il cammino verso la Chiesa di San Gabriele dell’Addolorata.
Durante il percorso le persone presenti, come un gregge che segue il suo lastore, hanno cantato le litanie aiutati dal maestro del coro della parrocchia.

Arrivati presso la Chiesa di San Gabriele dell’Addolorata i fedeli sono stati accolti, in una chiesa ben riscaldata, dal parroco don Federico Pompei che ha letto un brano dal libro dell’Esodo (6,2-8) a cui è seguita una riflessione del Vescovo Bresciani.

Il Vescovo durante il suo discorso ha esortato i presenti ad agire prima con il cuore e poi con le braccia.
Alla profonda riflessione di Mons. Bresciani è succeduta una bella testimonianza di don Juvenal, sacerdote congolese che si trova ora in Italia per motivi di studio e che presta il suo servizio pastorale nella parrocchia della Sacra Famiglia di San Benedetto del Tronto.

Don Juvenal ha parlato del suo paese, il Congo, e ha raccontato un aneddoto legato ad una delle sue prime esperienza in Italia e che mostra il “fardello” di chi ha vissuto in luoghi dove la pace non è una cosa ovvia.
Poco dopo il suo arrivo, mentre era con alcuni amici sacerdoti, aveva sentito dei fuochi d’artificio e immediatamente, con la paura nel cuore, cercarono di mettersi subito al riparo in quanto lo stesso rumore nel loro paese è riconducibile a degli spari o a delle bombe.

Nel secondo momento della stazione quaresimale sono iniziate le confessioni: molti sacerdoti, tra cui il nostro vescovo, sono stati a disposizione per accogliere chi voleva ricevere l’abbraccio del Padre Misericordioso e vivere in pienezza il cammino della Quaresima che porta alla Domenica dalle Palme e poi alla Risurrezione. Molti presenti hanno, infatti, accolto questo invito: anziani, adulti, giovani e tanti cresimandi.

Terminato questo bel momento di misericordia donata da Dio la serata si è conclusa con la preghiera.
Il Vescovo, dopo il canto del Padre Nostro, ha benedetto tutti i presenti e dopo il Salve Regina ha augurato una buona notte e un proficuo cammino di Quaresima.

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