“La questione vera è quella di portare l’Amoris laetita e quello che ci chiede di vivere Papa Francesco nella società senza guerre di barricate, ma piuttosto creando un ricucire dei vari tessuti che lavorano attorno alla famiglia. Il fatto che forze politiche differenti possano dire di sì alla vita e alla famiglia sarebbe non solo un auspicio ma la vittoria più grande per tutti noi”. Lo ha affermato questa mattina don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale di pastorale familiare della Cei, all’assemblea generale del Forum delle associazioni familiari in corso a Roma. “In questo momento storico credo che, anche alla luce di Amoris laetitia, la Chiesa è chiamata ad essere profezia attraverso la famiglia”, ha osservato don Gentili, rilevando che “in questi anni si è creato un nuovo rapporto, anche sul territorio tra le realtà dell’associazionismo cattolico – soprattutto quello legato ai temi famiglia e vita – e gli Uffici per la pastorale della famiglia”. Ormai i confini si sono assottigliati – ha spiegato al Sir a margine dell’assemblea – si lavora sullo stesso fronte. Ovviamente la pastorale agisce più all’interno delle parrocchie, mentre il Forum lavora più con Istituzioni e organismi della vita attiva della società”. Nel “modo nuovo di essere dentro la politica”, ha aggiunto, il “Patto per la natalità” ha mostrato come si può essere “trasparenti e distaccati da logiche di partito per servire la vita, che non è solo l’inizio e il termine ma anche qualità della vita, delle relazioni”. Per don Gentili, “le famiglie italiane stanno mostrando la fraternità possibile in questo tempo, e in questo stanno dando lezione alla politica, perché la politica vera è quella meno legata al potere e all’economia e più legata alla comunione vera e praticata”. Don Gentili ha anche rilevato che in Italia “abbiamo un sistema fiscale ma anche di vita quotidiana molto più riferito all’individuo. Non si considera veramente il fattore della famiglia come motore della società” mentre “altre nazioni hanno da tempo intrapreso politiche più ‘family-friendly’ non tanto perché credono nella famiglia ma perché hanno scoperto che lì c’è davvero la piccola ‘impresa’ che sostiene davvero le altre imprese. Questo alleggerisce lo Stato dal dare servizi”. “In Italia – ha proseguito – serve questo passo in più. Non solo siamo in un inverno demografico ma acceleriamo il declino se non capiamo che la famiglia è il motore della società e delle relazioni”. Don Gentili ha anche annunciato un nuovo percorso di formazione promosso dall’Ufficio nazionale perché “avvertiamo che a volte non abbiamo gambe per stare dentro questo tempo”.

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