In Quaresima il duomo di Innsbruck apre le porte all’arte contemporanea. E lo fa attraverso tre grandi sculture in alluminio spazzolato, opera dell’artista tirolese Georg Loewit. “Open End” (finale aperto) è il titolo dell’installazione che rimarrà nella cattedrale tirolese per tutto il tempo della Quaresima e che è stata presentata questa mattina dal vicario generale Florian Huber. Le tre figure profane collocate nello spazio sacro “dialogheranno” con le statue dei santi, da secoli ospitate nelle nicchie della cattedrale barocca. “L’installazione – spiega la diocesi di Innsbruck in un comunicato – ha come obiettivo quello di ampliare i confini della propria percezione e a relazionarsi in modo nuovo con la Chiesa”. Tutt’altro che casuale la scelta di proporre il progetto in Quaresima. Loewit ha dato forma alle tre figure, partendo da altrettante immagini di persone scattate durante i suoi viaggi, e caratterizzandole come dei veri e propri tipi. Mentre, però, la parte posteriore è ricca di particolari, quella anteriore è costituita da una superficie piatta. L’inaspettata mancanza della parte frontale invita lo spettatore a dare spazio alle proprie percezioni e associazioni e a superare, in un certo senso, i pregiudizi nei confronti dell’altro. Un esercizio, questo, di conversione del proprio modo di pensare l’altro, che diviene occasione di riflessione nei 40 giorni della Quaresima. L’installazione sarà inaugurata domani sera dal vescovo di Innsbruck, mons. Hermann Glettler, durante la celebrazione del mercoledì delle Ceneri che presiederà in duomo a partire dalle 19. Al termine della messa ci sarà la possibilità di condividere un piatto di minestra nelle sale della parrocchia.

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