“Non abbandonarci alla tentazione”. La nuova traduzione del relativo versetto del Padre Nostro – “Non indurci in tentazione” – è già inserita nella traduzione della Bibbia Cei del 2008. A precisarlo rispondendo alle domande dei giornalisti, durante la conferenza stampa di chiusura del Consiglio permanente, è stato mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, facendo notare “che la questione del Padre Nostro non è all’attenzione solo dei vescovi italiani, ma anche di altri episcopati”. La nuova versione del Padre Nostro, ha spiegato Galantino, sarà resa obbligatoria con la revisione del Messale romano, in corso già da qualche tempo: “Appena sarà pronta, si inserirà la nuova locuzione”, che nel frattempo già sentiamo pronunciare nelle nostre chiese. Quanto alla decisione, a partire dal prossimo Consiglio permanente, di non fare più la prolusione del cardinale presidente, Galantino ha spiegato che Bassetti “farà un’introduzione per i vescovi dei temi all’ordine del giorno” e poi i giornalisti verranno convocati per la conclusione dei lavori, “in cui saranno raccolte le istanze di tutti i vescovi” per la conferenza stampa finale.

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1 commento

  • vraie55
    26/01/2018 alle 21:33

    .. tanto per confondere le idee agli ultimi cattolici convinti!

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