“Con l’aiuto della raccolta fondi da parte dei Redentoristi e delle Ong, i nostri confratelli stanno fornendo a molti dei poveri parrocchiani acqua, fagioli e riso e tende dove si possono riparare”. Lo racconta padre Michael Brehl, superiore generale dei Redentoristi, nella testimonianza riportata sul bollettino dell’ordine, che ha visitato di recente i confratelli a Port-au-Prince, ad Haiti, colpita otto anni fa dal sisma che ha provocato oltre 300mila morti e 350mila feriti. “È chiaro che il processo di ricostruzione richiederà molto tempo; il processo non solo di ricostruire edifici, ma anche di ricostruire vite – aggiunge -. Ho incontrato e parlato con molte persone che avevano perso familiari e vicini di casa. Alcuni hanno subìto uno stress e una perdita così gravi da esserne profondamente colpiti anche dal punto di vista psichico. Ho incontrato una donna che tornava a casa a ha trovato tutta la sua famiglia morta. Nonostante le loro situazioni di vita personali e il destino delle loro famiglie, i nostri giovani confratelli coraggiosi continuano ad offrire il proprio aiuto agli altri attorno a loro”. Nello scorso mese di giugno sono iniziati, inoltre, i lavori per preparare il terreno per la ricostruzione della chiesa di San Gerardo. I lavori effettivi dovrebbero iniziare il 15 settembre. Il costo è di circa 2.300.000 dollari. Dovrebbero durare da 18 a 21 mesi e saranno supervisionati da Proche-Haiti, istituzione creata dalla Conferenza episcopale haitiana dopo il terremoto. La sua missione è di ricercare fondi per la ricostruzione di chiese, dispensari, seminari e case di formazione. La nuova chiesa, secondo il progetto, dovrebbe essere pronta per la festa di San Gerardo, il 16 ottobre 2019.

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