Il 2018 sarà “l’ultimo anno difficile” per i cittadini della Tunisia: lo ha detto il primo ministro Youssef Chahed, all’indomani dei cortei di protesta e dei disordini in diverse città del Paese legati a carovita e aumenti della pressione fiscale. “La gente deve capire che la situazione è eccezionale e che il loro Paese sta vivendo delle difficoltà – ha sottolineato il capo di governo – ma crediamo che il 2018 sarà l’ultimo anno difficile per i tunisini”. Il discorso di Chahed è stato trasmesso alla radio. Ieri, nel corso di un corteo nella città di Tebourba, è rimasto ucciso un dimostrante di 43 anni. L’ipotesi, per ora non confermata dalla polizia, è che sia stato investito da un’automobile delle forze dell’ordine. Alle proteste stanno contribuendo disoccupazione e inflazione diffuse. Tra le misure contestate, in un contesto segnato dai contraccolpi della rivoluzione del 2011 e degli attentati del 2015, un aumento delle tasse su beni di importazione come le automobili. (www.dire.it)

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