COSSIGNANO – Risolvere alcuni problemi costruttivi e funzionali della Strada vicinale “San Vito” per garantire il transito in sicurezza è un altro degli obiettivi di rilievo che l’Amministrazione comunale sta perseguendo, con determinazione e tenacia, nonostante i limiti delle competenze sulla strada medesima e le risorse disponibili a tale scopo.

Dopo una lunga serie di incontri e chiarimenti tecnico normativi con i quindici utenti che compongono il bacino d’utenza della strada vicinale ad uso pubblico “San Vito”, il Comune di Cossignano ha avviato i lavori di pronto intervento e di manutenzione straordinaria, secondo l’accordo pattuito con le parti sulle priorità e le relative spese.

Le strade vicinali, se soggette a pubblico transito e quindi percorse da una pluralità indistinta di cittadini, sono “assimilate” alle comunali solo per la disciplina della circolazione. Tuttavia il Comune, anche se non è titolare della strada, per disposizioni normative specifiche, ha l’obbligo di partecipare agli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade vicinali, nella misura variabile da 1/5 fino a metà della spesa a seconda dell’importanza delle strade medesime. Importanza che l’Amministrazione comunale non ha avuto difficoltà a riconoscere, essendo la “San Vito” la più importante strada “vicinale” ad uso pubblico del territorio comunale che, con la sua estensione di circa 1600 metri lineari, collega ben due importanti provinciali come la SP Cuprense, a monte, e la SP Valtesino, a valle.

Dai diversi sopralluoghi, soprattutto dopo l’emergenza neve di gennaio scorso, era emersa la necessità di dover provvedere con un pronto intervento per la messa in sicurezza del tracciato a causa dei diversi tratti che riscontravano un grave deficit funzionale e strutturale tali da non garantire la corretta fruibilità e la sicurezza del transito. In particolare la strada extraurbana presentava, per oltre 600 metri lineari, diversi segmenti viari fortemente ammalorati e, oramai, non disponeva di un corretto deflusso delle acque metereologiche essendo priva per molti punti di bocchette laterali, tombini e cunette. La situazione era così grave che a settembre si è dovuto ricorrere ad una ordinanza, ancora vigente, per limitare la circolazione esclusivamente ai soli residenti e autorizzati.

Dunque, con l’identificazione dei frontisti intestatari delle particelle attigue al tracciato viario si è definito un primo ed urgente stralcio di intervento manutentivo e quindi si è provveduto alla ripartizione delle spese per la manutenzione tra gli utenti della strada vicinale, così come da relazione predisposta dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale che ha provveduto in base ai millesimi attribuiti alle particelle dei frontisti secondo il reddito domenicale, la rendita catastale e la lunghezza del fronte stradale di ciascuno, mentre il Comune ha partecipato con il restante 50% delle spese.

Se non si raggiungeva l’accordo il Sindaco si sarebbe dovuto rivolgere al Prefetto per promuovere la costituzione d’ufficio del consorzio, quale soggetto deputato alla manutenzione delle strade vicinali ad uso pubblico, funzione che in passato, circa 20 anni fa, svolgeva anche il Consorzio di Bonifica. In ogni modo hanno prevalso il buon senso e la ragione e tutto ciò ha permesso all’Amministrazione comunale, nonostante fortemente impegnata sul fronte della ricostruzione post sisma, di vagliare le osservazioni avanzate dalle parti, assumere l’incarico e soprattutto di accelerare i tempi di esecuzione dei lavori avviati a novembre.

Va dato atto che diversi frontisti hanno provveduto a realizzare, a proprie ed ulteriori spese, in uno spirito di leale e fattiva collaborazione, opere di miglioramento ai lati della strada a beneficio della medesima e degli utenti.

Il grosso degli interventi programmati sono stati realizzati, benché restino ancora da compiere alcune opere di sistemazione delle banchine stradali lungo alcuni tratti del tracciato nonché la revisione della segnaletica stradale. Conseguentemente allo stato finale dei lavori e con l’emissione della nuova ordinanza si procederà al ripristino della circolazione, fermo restando che, per le note caratteristiche tecniche come la larghezza e la pendenza non omogenee della carreggiata lungo l’intera tratta funzionale, verrà imposta la limitazione della velocità di 30 km/h a tutti e vietato il transito agli autoveicoli che trasportano merci/cose (autocarri, autotreni, autoarticolati) con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, esclusi i proprietari della strada, i residenti e i mezzi autorizzati. Gli autoveicoli pesanti ovviamente potranno transitare regolarmente lungo la vicina SP Mezzina. Il tutto per la conservazione della strada vicinale e soprattutto per la sicurezza della circolazione riservata alla strada locale.

 

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