“Il Papa ci ha ricordato come il nostro sia un lavoro che implica un’evoluzione della società e del bene delle persone. Ciò significa che sia il frutto di una dimensione vocazionale, non è solo un mestiere”. Lo ha detto don Adriano Bianchi, presidente della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), a margine dell’udienza di Papa Francesco con i membri dell’Unione stampa periodica italiana (Uspi) e della Fisc, ricevuti oggi in Vaticano. “I settimanali diocesani devono ‘sentire’ come sente la Chiesa locale – ha aggiunto -. Dobbiamo trovare una sintonia con ciò che esprime”. Da qui, nasce un bisogno di “prossimità alle persone e alle parrocchie”, che deve essere condiviso “anche da chi fa radio o altre forme di comunicazione”. Da don Bianchi un grazie al Papa per “il suo impegno e la sua sollecitazione perché i pastori non ci abbandonino in questo servizio”. Il direttore della Fisc ha sottolineato anche la “grande disponibilità della Cei in tutta una serie di aspetti che ci ha permesso di continuare a camminare”. “Le parole del Papa chiudono in maniera significativa questo anno in cui ci siamo sentiti accompagnati dalla Chiesa nel nostro compito – ha ribadito don Bianchi -. È significativo che Francesco abbia voluto salutare personalmente tutti i 400 partecipanti. Ci ha permesso di portargli non solo un messaggio complessivo, ma anche il messaggio personale di ciascuna storia, di ciascun territorio e di ciascuna persona”.

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