“Tutto nel mondo è intimamente connesso”. Attorno a questa frase presa dalla Laudato si’ di Papa Francesco è nata la riflessione di diversi autori che, da contesti professionali e prospettive differenti, si sono ritrovati a ragionare sulle odierne sfide della comunicazione e della professione giornalistica tra online e offline.

#connessi, a cura di Bruno Mastroianni, social media manager de “La Grande Storia” (Rai Tre), e Giovanni Tridente, docente di giornalismo alla Pontificia Università della Santa Croce, parte dalla comune consapevolezza che ormai “i media siamo noi”, per cui anche i social hanno bisogno di una “conversione ecologica”, che già nel 2001 San Giovanni Paolo II auspicava “globale”.

“Al di là delle ragioni etiche e spirituali – comunque importanti – non è più possibile scindere gli effetti, positivi e negativi, delle nostre interazioni sui social rispetto all’ambiente che ci circonda, perché esse stesse ne fanno parte”, spiega Tridente nell’introduzione. Infatti, “l’uso che facciamo della tecnologia non è qualcosa di esterno a noi, ma semplicemente è un’abilitazione tecnica che ci permette di comunicare noi stessi agli altri così come realmente siamo: anche se fingiamo, ci nascondiamo, o imbrogliamo”. La tecnologia, in sostanza, “non ci ‘purifica’ dalle nostre malefatte; invece ci eleva se la utilizziamo per fini buoni”. Ed è questo lo spirito propositivo del libro.

Le prime riflessioni si dedicano a un’analisi di fondo dello scenario digitale nei suoi effetti antropologici, sociologici, linguistici e di comunicazione. Le successive si concentrano sulle sfide e sui cambiamenti della professione giornalistica, a cui oggi è richiesto di percorrere nuove strade per ritrovare la sua originale vocazione di servizio al bene comune.

Bruno Mastroianni, autore tra l’altro de “La disputa felice” (Cesati), esplora i modi e i percorsi per vivere all’altezza del dibattito online libero e privo di mediazioni, prendendosi cura di tutti gli interlocutori, anche quelli più ostili. Vera Gheno, sociolinguista e gestrice del profilo Twitter dell’Accademia della Crusca, riflette su quanto le nostre scelte linguistiche, appunto, non siano indenni da conseguenze. Massimiliano Padula, docente di sociologia, esplora le capacità di discernimento e decodifica del mondo circostante che ciascun cittadino è oggi chiamato a sviluppare. Fabio Colagrande, redattore della Radio Vaticana, affronta il tema dell’ironia come via maestra per capire e farsi capire in un mondo iperconnesso. Massimo Donaddio, in forze a Il Sole 24 Ore, offre alcune considerazioni generali sulle sfide poste oggi ai professionisti dell’informazione. Pier Luca Santoro, infine, analista di DataMediaHub, propone indicazioni strategiche e operative, su quale direzione intraprendere per sopravvivere ai forti cambiamenti in atto nell’industria informativa.

I contributi sono frutto del IV Meeting dei giornalisti cattolici e non, avvenuto nel giugno 2017 a Grottammare, a cui hanno partecipato oltre 200 giornalisti e operatori della comunicazione provenienti da tutta Italia.

Il libro è disponibile in formato ebook: https://www.amazon.it/dp/B077SWZN49/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1511967659&sr=8-1&keywords=%23connessi

Scheda del libro: http://www.edizionisantacroce.it/catalogo/comunicazione/315-connessi-i-media-siamo-noi.html

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

1 commento

  • #Connessi: I Media Siamo Noi - DataMediaHub
    05/12/2017 alle 06:45

    […] del libro anche la FERPI, la Fede­ra­zio­ne Rela­zio­ni Pub­bli­che ita­lia­na, e la testa­ta d’informazione loca­le del­la loca­li­tà dove si è tenu­to il con­ve­gno  […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *