Di Don Dino Pirri, parroco della Chiesa Madonna della Speranza e della Chiesa di San Martino

GROTTAMMARE – In occasione della Prima Giornata Mondiale dei Poveri, promulgata da papa Francesco, la nostra comunità presenta il Direttivo della Caritas parrocchiale. Esso è formato da don Dino Pirri (presidente), Monica Cancrini (responsabile), Giuliano Petrelli (segretario), Giuseppe Bruni (amministratore), don Emanuele Imbrescia (diacono). Insieme a loro, tanti altri volontari.

Domenica 19 novembre, al termine di ogni eucaristia, è stato consegnato inoltre il messaggio del Papa.

Di cosa si occupa la Caritas parrocchiale?

La Caritas parrocchiale è un organismo pastorale col compito di animare, coordinare e promuovere la testimonianza della carità nella comunità parrocchiale con funzione prevalentemente pedagogica. (Statuto, art. 1)

La sua opera ha come fine l’animazione pastorale della comunità parrocchiale, aiutando tutti a maturare l’attenzione alla realtà e la cura dei più poveri tra noi. In questi anni si è attivata la distribuzione di prodotti alimentari, in collaborazione con il “Banco delle Opere di Carità”. Attualmente sosteniamo 56 famiglie.

A breve aprirà anche un “Centro di Ascolto”, in cui tutti possano sentirsi accolti. A tale proposito è stata allestita una stanza nel nostro Oratorio. Ringraziamo quanti hanno contribuito a questa iniziativa: “Rosati pitture s.r.l.” che ci ha donato il colore per la tinteggiatura, la “All  services” che ci ha donato il pc e la stampante, Giovanni e Tonino che hanno tinteggiato i locali, Gabriella (ha donato le tende) e Stefania che hanno pulito dopo i lavori. Don Emanuele ha donato un crocifisso per la stanza. Antonio e Michele hanno curato alcuni lavori di “rifinitura”.

Si è voluto ricordare le persone e le opere realizzate, perché la carità e l’attenzione al prossimo parte dai gesti piccoli e da ciò che ciascuno può condividere. Il Centro di Ascolto sarà operativo appena conclusa la formazione dei volontari, a cura della Caritas diocesana.

Come possiamo sostenere la Caritas? Nelle celebrazioni delle esequie, all’offertorio, la questua sarà destinata interamente alle opere di carità. Inoltre tutti siamo chiamati dal Vangelo a essere vigilanti, cioè attenti alla realtà e alle persone che ci circondano. Per segnalare alcune necessità, oppure per farcene fraternamente carico. Perché “non amiamo a parole ma con i fatti”.

Tratto dal sito parrocchiale www.madonnadellasperanza.it

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