“Le chiacchiere distruggono la diocesi, distruggono l’unità dei presbiteri, fra loro e col vescovo”. Lo ha detto ieri mattina Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti all’assemblea internazionale della Confederazione Unione apostolica del clero. “Fratelli sacerdoti, io mi raccomando, per favore: sempre vediamo cose brutte negli altri, sempre – perché le cataratte a quest’occhio non vengono -, gli occhi sono pronti a vedere le cose brutte, ma mi raccomando di non arrivare alle chiacchiere”, è stato il monito del Pontefice. Francesco ha indicato anche una via da seguire ai sacerdoti di fronte a particolari situazioni. “Se io vedo cose brutte, prego o, come fratello, parlo. Non faccio il ‘terrorista’, perché le chiacchiere sono un terrorismo. Le chiacchiere sono come buttare una bomba: distruggo l’altro e me ne vado tranquillo. Per favore, niente chiacchiere, sono il tarlo che mangia il tessuto della Chiesa, della Chiesa diocesana, dell’unità fra tutti noi”. La “misura alta” della vita cristiana – ha ricordato il Papa – è la santità. “A maggior ragione questo concerne i ministri ordinati”. Per questo motivo ha chiesto di fare attenzione a un altro pericolo. “Penso alla mondanità, alla tentazione della mondanità spirituale, tante volte nascosta nella rigidità: una chiama l’altra, sono ‘sorellastre’”.

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