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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolto sabato 11 ottobre, presso l’Auditorium “Tebaldini” del Comune di S. Benedetto del Tronto, un incontro formativo per gli studenti volto a contrastare l’abuso di alcool dal titolo “Come costruire il benessere con le comunità locali”. Promosso dal Comune di S. Benedetto del Tronto e dall’Ambito territoriale 21 con le associazioni AICAT (Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali) e ARCAT Marche (Associazione Regionale dei Club Alcologici Territoriali Metodo Udolin) il convegno è stato Moderato da Roberto Amadio, Presidente ARCAT Marche.

L’iniziativa, fortemente voluta dal Sindaco Piunti e dai due assessori al Sociale del Comune di S. Benedetto del Tronto, Antonella Baiocchi ed Emanuela Carboni, ha visto un’ampia partecipazione, soprattutto di studenti accompagnati dai loro professori che hanno ascoltato con grande interesse le relazioni su vari aspetti del problema.

Claudio Cacaci, Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche di Area Vasta 5, ha parlato di effetti deleteri e subdoli dell’alcol sull’organismo; Renziero Papetti Servitore, Insegnante Associazione AICAT, ha spiegato il funzionamento dei Club Alcologici Territoriali e di come essi possano aiutare le persone affette da dipendenza a risalire la china verso la speranza; Sabrina Vici, responsabile del Servizio Risposte Algologiche del Comune S. Benedetto del Tronto, ha relazionato spiegando il funzionamento del Servizio Risposte Alcologiche e di come esso operi per contrastare il problema dell’alcolismo nel nostro territorio, anche con iniziative di prevenzione nelle scuole.

L’Assessore Baiocchi ha effettuato un intervento sugli aspetti psicologici dell’alcolismo e sulla tendenza allo sballo che contraddistingue il momento del divertimento di moltissimi giovani: “ Per troppi giovani le discoteche, ma anche qualsiasi altro luogo di aggregazione e socializzazione (pub, birrerie, feste private) diventano luoghi di alienazione in cui i giovani sfogano disagio e disorientamento, attraverso la ricerca di stimoli forti, sfide e ‘sballi’ di ogni genere. Si tende ad addossare la responsabilità all’ambiente. E’ sicuramente un dovere morale e sociale attivarsi per individuare strategie in grado di limitare ed arginare la presenza di tentazioni e pericoli nell’ambiente in cui si vive, ma il dovere prioritario dovrebbe essere quello di forgiare figli, futuri adulti, con una identità forte, capace di difendersi”.

Ampio spazio è stato dedicato al dibattito: gli studenti hanno fatto domande e portato testimonianze del loro approccio nei confronti dell’alcool. Toccanti le testimonianze di persone cadute nel baratro dell’alcolismo che poi sono riuscite a liberarsi del problema.

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1 commento

  • Luciano
    15/11/2017 alle 22:35

    L'articolo è interessante vorrei saperne di più

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