“Per quanto riguarda gli immigrati economici serve una strategia complessiva che riguarda l’Africa e i flussi regolari di persone il più possibilmente formate che non finiscano nelle fauci della malavita, del racket della prostituzione o che vadano a fare i trafficanti di droga o gli spacciatori per strada o i semi-schiavi vittime del caporalato in qualche sperduta campagna. Questo è inaccettabile”. Lo ha affermato il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della 48ª Settimana sociale dei cattolici italiani. “Abbiamo bisogno di persone che vengano a lavorare in Europa. Però bisogna fare in modo che – come prevede il piano Marshall – attraverso la formazione arrivino e possano essere integrati”. “L’integrazione richiede due cose: che noi sappiamo chi siamo e rinforziamo la nostra identità; chi viene dev’essere rispettato e rispettare i nostri valori”. Tajani ha ribadito che, “per i rifugiati c’è già una strategia. Stiamo rivedendo gli accordi di Dublino con un impegno da parte di tutti, cioè maggior solidarietà. Non possono essere soltanto i Paesi del Mediterraneo a farsi carico del problema dei rifugiati”.

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